Cop26: finalmente raggiunto un accordo

da | Nov 16, 2021 | Attualità

Finalmente alla Cop26 è stato raggiunto un accordo, il Glasgow Climate Pact. All’annuale Conferenza dell’Onu sull’emergenza climatica, tenutasi a Glasgow, hanno partecipato venticinque mila delegati da 200 Paesi e si è svolto dal 31 ottobre al 13 novembre.

Il patto

Il Glasgow Climate Pact è il primo patto nella storia a programmare la riduzione dell’uso del carbone, il combustibile fossile più inquinante che causa un’enorme quantità di gas a effetto serra. L’obiettivo, prefissato negli accordi di Parigi del 2015, è di contenere il riscaldamento globale di 1,5°C per prevenire una catastrofe climatica.

L’accordo, che non è legalmente vincolante, chiede ai firmatari di ripubblicare i rispettivi piani d’azione per il clima entro la fine del 2022. Alla fine dell’anno prossimo, infatti, i Paesi dovranno tornare con piani per il 2030 più ambiziosi per la riduzione delle emissioni.

Il patto, inoltre, esorta i Paesi più sviluppati ad aumentare gli aiuti finanziari verso tutte quelle nazioni che stanno già affrontando quotidianamente le conseguenze del cambiamento climatico.

Tuttavia, quest’accordo è un risultato deludente.

“Sono profondamente dispiaciuto”

Il primo a dirsi “profondamente dispiaciuto” è Alok Sharma, il presidente della Conferenza. Sharma, trattenendo a stento le lacrime, si è scusato dei cambiamenti dell’ultimo minuto imposti dall’India e dalla Cina, i due Paesi che usano più carbone al mondo. Mancava poco alla chiusura del trattato quando i delegati indiani e cinesi hanno chiesto al presidente di cambiare un singolo verbo che ha modificato pesantemente il Glasgow Climate Pact: da phasing out – eliminazione – a phasing downcioè riduzionedell’uso del carbone. Così, se le promesse attuali saranno rispettate, il riscaldamento globale sarà limitato solo a circa 2,4°C invece degli ambiti 1,5°C.

Il segretario generale dell’Onu António Guterres è sembrato amareggiato, dichiarando che il pianeta è “appeso a un filo”. “Siamo ancora alle porte di una catastrofe climatica. È ora di entrare in modalità di emergenza – o la nostra possibilità di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero sarà anch’esso pari a zero”.

Le reazioni degli attivisti

Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, è rimasta completamente insoddisfatta dall’accordo. In serata ha twittato: “Ora che la Cop26 sta volgendo al termine fate attenzione allo tsunami di greenwashing e alle giravolte dei media per definire in qualche modo il risultato come “buono”, “un progresso”, “ottimista” o come “un passo nella giusta direzione”.”

Anche Vanessa Nakate, attivista ugandese, ha decretato il Glasgow Climate pact un sostanziale fallimento. “Anche se i leader manterranno le promesse che hanno fatto qui a Glasgow, non basterà a prevenire la distruzione di comunità come la mia. Al momento, con il riscaldamento a 1,2°C, la siccità e le alluvioni stanno uccidendo persone in Uganda. Solo un drastico e immediato taglio delle emissioni ci può dare speranza, ma i leader mondiali hanno fallito. Le persone si stanno però unendo al nostro movimento, e sta montando la pressione.”