Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le Nuove Linee Guida riguardanti l’insegnamento dell’educazione civica, che a partire dall’anno scolastico 2024/2025 entreranno nel programma per un totale di 33 ore.
Inviato il documento al CSPI
Il documento contenente le Nuove Linee Guida è stato inviato dal Ministro Valditara al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) per un parere non vincolante. Il testo sostituirà le linee guida precedenti, con l’aggiunta di ulteriori contenuti e ridefinirà traguardi e obiettivi di apprendimento a livello nazionale.
“Coerentemente con il nostro dettato costituzionale, le Nuove Linee Guida promuovono l’educazione al rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali, valorizzando principi quali la responsabilità individuale e la solidarietà, la consapevolezza di appartenere ad una comunità nazionale, dando valore al lavoro e all’iniziativa privata come strumento di crescita economica per creare benessere e vincere le sacche di povertà, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita”, spiega Valditara.
“Le Nuove Linee Guida vogliono essere uno strumento di supporto e di guida per tutti i docenti ed educatori chiamati ad affrontare, nel quotidiano lavoro di classe, le sfide e le emergenze di una società in costante evoluzione e di cui gli studenti saranno protagonisti. La scuola si conferma pilastro del futuro del nostro Paese”, conclude il Ministro.
Le novità
Ecco le principali novità introdotte dalle Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’educazione civica:
- sottolineata la centralità della persona umana, vengono valorizzati i talenti di ogni studente, viene promossa la cultura del rispetto ed è enfatizzata la funzione della società e il primato della persona sull’ideologia;
- si promuove la formazione alla coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea e occidentale e della sua storia. Viene evidenziato il nesso tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria, si intende anche favorire l’integrazione degli studenti stranieri, così come la valorizzazione dei territori e culture locali;
- sottolineati anche i doveri verso la collettività, sulla base dell’articolo 2 della Costituzione, la responsabilità individuale e il rispetto delle regole per una convivenza civile;
- promozione della cultura d’impresa come elemento essenziale della libertà individuale, in linea con la Carta dei diritti fondamentali UE;
- educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità;
- è evidenziata l’importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini;
- educazione al rispetto per tutti i beni pubblici;
- promozione della salute e di corretti stili di vita, a cominciare dall’alimentazione, dall’attività sportiva e dal benessere psicofisico della persona, con particolare attenzione al contrasto delle dipendenze;
- educazione stradale;
- si rafforza e si promuove la cultura del rispetto verso la donna;
- promozione dell’educazione finanziaria e assicurativa, dell’educazione al risparmio e alla pianificazione previdenziale;
- valorizzazione della cultura del lavoro come concetto fondamentale della nostra società;
- educazione all’uso etico del digitale e all’uso responsabile dei dispositivi elettronici;
- confermato il divieto di utilizzo, anche a fini didattici, dello smartphone dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola secondaria di primo grado