di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli
Perché i successi del Mercato Comune non riaprirono la via dell’unificazione politica ed anzi contribuirono a una crisi di consenso e di obiettivi per l’Europa comunitaria (che si stava allargando)?
Mentre l’Europa dei sei, negli anni ’60, cresceva economicamente, il filo dell’unità politica rischiava di perdersi. Iniziava infatti il braccio di ferro permanente tra le istituzioni sovranazionali (Commissione, Assemblea Parlamentare, Corte di Giustizia) e quelle intergovernative (Consiglio dei ministri, Comitato dei Rappresentanti Permanenti).
L’Assemblea Parlamentare, che fin dal 1960 aveva rivendicato maggiori poteri e l’elezione diretta dei suoi membri da parte dei cittadini, dal 1962 si autoproclamò Parlamento europeo. La Commissione guidata da Walter Hallstein, che dal 1965 era divenuta unica per le tre le Comunità esistenti, spinse per finanziare con risorse autonome la politica agricola comune.
LA CRISI DELLA SEDIA VUOTA
La Commissione contava su un processo decisionale più efficiente e sovranazionale grazie al voto a maggioranza nel Consiglio dei ministri previsto dai trattati di Roma a partire dal 1967. La Francia del generale De Gaulle però incarnò l’opposizione nazionale: per sei mesi bloccò le Comunità non partecipando alle riunioni delle varie istituzioni. Questo evento venne ben presto definito “crisi della sedia vuota”.
Fino al compromesso di Lussemburgo, nel 1966, ciascuno Stato membro poté opporre il veto alle decisioni collettive se giudicava toccati i propri interessi essenziali, così le Comunità e gli Stati membri si ritrovarono deboli e impreparati di fronte alle crisi che scossero il mondo intero…
COSA TROVATE SUL VLEU
Come per le precedenti e le successive tappe del percorso, sono disponibili tre video che vi aiuteranno a immergervi nell’atmosfera dell’epoca, comprendere meglio le vicende europee essenziali che la caratterizzano e approfondire le questioni storiche attraverso la presentazione del punto di vista storiografico di alcuni esperti di studi europei. Le lezioni sono corredate di materiali di supporto, in particolare indicazioni sitografiche e bibliografiche sui singoli periodi.
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