RIFORME CONTINUE E GRANDE ALLARGAMENTO: UNITÀ IN CRESCENDO O DECADENZA?

da | Gen 15, 2025 | The New Generation Voice

di Francesco Pigozzo e Daniela Martinelli

Quale fu la posta in gioco nelle riforme dei Trattati che si susseguirono a partire da quello di Amsterdam (firmato nel 1997) fino al tentativo di dare una Costituzione all’Europa (2002-2004)? Quali contraddizioni europee e quali dinamiche mondiali sottendono la continua ma irresoluta negoziazione tra i capi di Stato e di governo?

Il trattato di Amsterdam entrò in vigore nel maggio 1999. Quattro mesi prima, nel gennaio 1999 si era stabilita la fissazione irreversibile dei cambi tra le valute dell’area Euro. Si era giunti dunque a concretizzare l’idea della moneta unica, perché fin da quel momento le diverse valute nazionali ancora in circolazione divennero simulacri dell’Euro.

Un mese dopo, nel giugno 1999, il Consiglio Europeo riconobbe che le riforme di Amsterdam non bastavano ancora a far funzionare l’Unione, che presto sarebbe giunta a 25 membri: servivano altre riforme dei trattati.

SULLA MONETA UNICA

Nel 2002, quando l’euro entrò nelle tasche dei cittadini, in realtà l’Unità monetaria agiva ormai da tre anni. Quali furono le sue conseguenze? Enormi risparmi di risorse pubbliche per gli Stati con alto debito: la fiducia nell’euro consentì loro di finanziarsi a costi più bassi, offrì una più efficace difesa dall’aumento del prezzo del petrolio denominato in dollari sui mercati internazionali (nuovo shock petrolifero) che seguì la caduta delle torri gemelle a New York e la guerra in Afghanistan (2001/2002), facilitò un aumento vertiginoso dell’interdipendenza economica e sociale nell’Eurozona, anche se non adeguatamente governato e equilibrato a causa dell’assenza di ogni leva di politica fiscale e di politica economica realmente significativa sul piano europeo comunitario.

SULLE RIFORME DEI TRATTATI

Nel corso del 1999 i 15 Capi di Stato e di governo avevano intanto convocato una “Convenzione” che includeva anche Commissione, Parlamenti nazionali ed europeo: l’obiettivo era di redigere una Carta dei Diritti Fondamentali. Poi, nel 2001 era stata convocata una nuova Conferenza Intergovernativa con l’obiettivo di rafforzare il sistema di governo dell’Unione. Si lavorò cercando un difficilissimo e inevitabilmente poco ambizioso consenso unanime, nella prospettiva del grande allargamento cui lavorò la Commissione Prodi (1999-2004) e con una nuova linea ambiguamente cooperativa tenuta dal Regno Unito sotto la guida di Tony Blair, primo ministro dal 1997. I risultati furono ancora una volta deludenti… Vai sul VLEU per proseguire…

COSA TROVATE SUL VLEU

Come per le precedenti e per le successive tappe del percorso, sono disponibili tre video che vi aiuteranno a immergervi nell’atmosfera dell’epoca, comprendere meglio le vicende europee essenziali che la caratterizzano e approfondire le questioni storiche attraverso la presentazione del punto di vista storiografico di alcuni esperti di studi europei. Le lezioni sono corredate di materiali di supporto, in particolare indicazioni sitografiche e bibliografiche sui singoli periodi.

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