L’avvocatura è una delle professioni maggiormente ambite e scelte in Italia. I numeri non mentono: oggi si contano all’incirca 250.000 avvocati iscritti all’Ordine, cioè 4 ogni mille persone, rendendo l’Italia uno dei Paesi con la maggiore densità di legali in Europa.
Le professioni legali, infatti, presentano numerose opportunità di carriera e di reddito. Ma quanto guadagna in media un avvocato in Italia? La risposta è: dipende da diversi fattori, non solo dall’esperienza, ma anche dal settore in cui si opera, dalla specializzazione e se si lavora come dipendenti o se si svolge la libera professione.
Lo stipendio medio di un avvocato
In generale, lo stipendio medio annuo di un avvocato si attesta tra i 40.000 e 60.000 euro annui, tuttavia vi sono variazioni consistenti in base all’esperienza, alla specializzazione.
Per gli avvocati alle prime armi, appena iscritti all’Albo, lo stipendio netto mensile si aggira tra i 700 euro e i 1.500 euro, mentre gli under 45 con una carriera avviata possono registrare un reddito netto di circa 1.900 euro.
Gli avvocati con numerosi anni di esperienza, invece, possono contare su uno stipendio medio lordo di 77.000 euro annui, e se operano in settori legati alla finanza o alla tecnologia il reddito può anche superare i 100.000 euro annuali.
Le specializzazioni con redditi più alti
Le specializzazioni che fanno guadagnare di più sono numerose. Ad esempio, i giuslavoristi, cioè gli avvocati specializzati in diritto del lavoro, possono arrivare a guadagnare una RAL compresa fra i 75.000 e i 110.000 euro.
Stipendi alti si registrano anche per gli avvocati d’impresa che operano nei settori della finanza, diritto internazionale o IT, soprattutto se legati a tematiche come la privacy e cybersecurity. In questi casi, il reddito annuo lordo medio è di 48.000 euro fino ad arrivare a RAL di 120.000 euro dopo una decina di anni di esperienza.
Gli avvocati penalisti in Italia hanno uno stipendio medio annuali di 42.000 euro, ma il reddito varia molto in base ad alcuni fattori come gli anni di esperienza (un penalista con alle spalle molti anni di esperienza può anche arrivare a 150.000 euro), il regime fiscale e le dimensioni dello studio legale in cui operano.
I civilisti guadagnano leggermente meno rispetto ai penalisti, poco più di 38.000 euro, mentre i divorzisti (o matrimonialisti) guadagnano tra i 38.000 e 40.000 euro all’anno.
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