È stato approvato dal Senato con 77 voti favorevoli il disegno di legge Montagna che ora dovrà passare al vaglio della Camera per l’approvazione finale.
Il ddl prevede una serie di importanti agevolazioni per i docenti che accettano di lavorare nelle aree montuose lungo lo Stivale, con uno stanziamento previsto di 20 milioni di euro.
Le agevolazioni proposte
Per incentivare gli insegnanti a lavorare nelle scuole di montagna, il ddl introduce l’assegnazione di un credito d’imposta fino a 2.500 euro per il personale scolastico che presta servizio nelle zone montuose per l’affitto o l’acquisto della prima casa.
Il ddl prevede inoltre un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza (GPS), un vantaggio non indifferente che potrebbe spingere più insegnanti a scegliere province finora non appetibili. Il punteggio non è indicato nel disegno di legge ma sarà deciso in seguito in sede di contrattazione collettiva nazionale.
Definizione di comuni montani
Saranno poi definiti anche i criteri che stabiliscono quali comuni possono considerarsi montani. Entro novanta giorni dall’approvazione del disegno da parte della Camera ne saranno definite le caratteristiche, con l’obiettivo di garantire che le risorse ed agevolazioni siano distribuite in modo equo e mirato alle aree che ne hanno davvero bisogno.
Oltre a questo, per i comuni montani che hanno meno di cinquemila abitanti e che ospitano minoranze linguistiche storiche sono previsti ulteriori crediti d’imposta più rilevanti.
“Con queste misure confidiamo di invertire la tendenza allo spopolamento delle aree montane e di assicurare a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro residenza, pari opportunità formative”, hanno dichiarato i promotori del provvedimento.