Giovedì 11 Maggio 2017 si terrà a Roma il Convegno dal titolo “Il ruolo culturale del laureato in scienze motore nella società di oggi: quale identità?”. L’evento ricade all’interno delle Settimane Culturali promosse dalla Pastorale Universitaria di Roma. I docenti referenti e organizzatori della Settimana di Scienze Motorie provengono dai corsi di laurea in scienze delle attività motorie e sportive di tutti gli atenei romani, tra cui l’Università eCampus.
Ci stiamo muovendo verso il XIV Simposio Internazionale dei Docenti Universitari, sul tema: “La Terza Missione delle Università in Europa. Per uno sviluppo umano globale”. In preparazione di questo evento, la Pastorale Universitaria di Roma ha promosso anche per quest’anno le Settimane Culturali, in cui il suddetto tema verrà declinato in diverse aree disciplinari, tra cui l’area delle Scienze Motorie.
L’incontro cardine della settimana culturale dell’area di Scienze Motorie si terrà al Foro Italico Giovedì 11 Maggio 2017. L’equipe dell’area Scienze Motorie, formata da docenti referenti dei relativi corsi di laurea di Roma (“Foro Italico”, “Tor Vergata”, e le telematiche “San Raffaele” ed “eCampus”), ha individuato un tema ed un titolo: Il ruolo culturale del laureato in scienze motore nella società di oggi: quale identità?
Da anni si discute sul ruolo professionale del laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e del suo posto nel mercato. Noi invece vorremmo discutere su qual è il ruolo culturale di questo laureato e del suo posto nella società odierna. Prima di discutere della sua figura professionale (del suo formale riconoscimento professionale e di tutte le questioni legislative a ciò legate), è opportuno forse che sia chiaro prima di tutto il suo ruolo culturale, il suo ruolo educativo in base alle conoscenze acquisite nel suo percorso universitario.
Un percorso formativo diverso rispetto agli altri, forse unico, caratterizzato infatti dalla pluralità degli insegnamenti dedicati alla sua formazione. Una pluralità che sarà poi anche professionale in quanto sarà chiamato ad interfacciarsi con diverse figure professionali e a curare i tanti aspetti che gravitano attorno all’attività motoria. Il suo percorso formativo, infatti, mira a conferirgli un ruolo educativo rivolto non solo alla progettazione, gestione e conduzione di attività motoria, ma anche alla promozione di un corretto stile di vita e, essendo la gran parte delle attività motorie svolte in gruppo, all’educazione al saper stare insieme ad altre persone.
Un ruolo che più degli altri lo porta a stare a stretto contatto con gli altri e che conferisce la bellissima opportunità di trasmettere valori. Un ruolo educativo, dunque, nei confronti di una comunità. Una delle peculiarità del laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive è, infatti, il trattare con la dimensione corporale, e la corporeità si identifica anche nella capacità di essere un individuo che entra in relazione con l’altro. E, richiamando il concetto di identità, questa si esprime e si scopre proprio nella relazione con gli altri e si sviluppa nella responsabilità verso la propria comunità.