Quest’ anno saranno 509.307 gli studenti italiani che dovranno affrontare gli esami di maturità, di più rispetto al 2017, quando finirono difronte la commissione 505.686 candidati.
La prima prova si svolgerà il 20 giugno, la seconda il 21 e la terza il 25. Per alcuni studenti è prevista anche una quarta prova a secondo dell’indirizzo. A seguire, gli orali.
Gli studenti di quest’anno saranno gli ultimi ad affrontare la maturità così come la conosciamo: dal 2019 saranno inserite anche le prove Invalsi. Inoltre la tesina scomparirà, o comunque evolverà, in quanto l’orale non si baserà più su di essa. L’interrogazione sarà piuttosto focalizzata sull’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro.
Ma basta pensare al futuro, e concentriamoci invece su chi affronterà a breve una delle prove più importanti della propria vita.
Una delle maggiori paure di chi si trova ad affrontare la maturità è proprio quella riguardante il voto. È possibile aspirare al 100 e addirittura alla lode?
Il Miur ha diffuso diversi dati sull’andamento degli esami di maturità dello scorso anno, dai quali emerge, tra l’altro, che i diplomati con 100 e 100 e lode nel 2016/’17 sono aumentati del 0,3%, contemporaneamente però, si è riscontrato anche un aumento del 0,5% di chi invece si diploma con il minimo.
Stando ai dati riguardanti l’andamento dello scorso esame di maturità la lode non è affatto un miraggio, vi sono infatti alcune scuole in cui si è registrato un aumento di diplomati eccelsi.
Tale aumento riguarda soprattutto i licei classici (dove sale di più di due punti la percentuale di chi si diploma con il massimo), si distingue anche, tra gli indirizzi tecnici, l’indirizzo “Chimica materiale e biotecnologie” con un incremento dell’1,2% di diplomati con il 100 o 100 e lode.
Le ragazze si confermano, ancora una volta, più preparate dei ragazzi: infatti, i grafici rilasciati dal Miur dimostrano come il numero delle studentesse diplomate con 100 e 100 e lode supera, a volte raddoppiandolo, quello dei colleghi di sesso maschile.
Tra i dati rilasciati sembrano essere preoccupanti quelli riguardanti i voti di condotta. Quello sul “comportamento” è infatti un voto fondamentale per gli studenti in quanto si può essere ammessi all’anno successivo solo con un voto pari o superiore al 6, mentre con il famoso “5 in condotta” la bocciatura diventa automatica.
L’insufficienza è data esclusivamente in casi di particolare gravità, come ad esempio atti di violenza nei confronti di altri studenti o professori. I dati dimostrano che nel 2016/’17 sono stati 1.835 gli studenti che hanno ricevuto una punizione esemplare essendo bocciati automaticamente.
La maggior parte di questi studenti si trova in Campania (circa lo 0,3%), in Puglia (0,2%) e Abruzzo (0,2%).
Nonostante questo i dati sembrano essere promettenti e siamo certi che anche l’anno prossimo, nonostante le maggiori difficoltà date dalla riforma della prova, si assisterà a un trend positivo e a un aumento dei giovani che affronteranno con grinta ed entusiasmo uno dei momenti più intensi, ma anche più belli, della propria vita.