Concluse le prove scritte della Maturità 2018 la maggior parte degli studenti ha tirato un sospiro di sollievo. Perché gli scritti, tutto sommato, sono andati bene. I dati dimostrano come circa 9 maturandi su 10 sono arrivati almeno a 30 crediti (la sufficienza): il 27% si è attestato tra 30 e 34 punti; il 29% ha fatto meglio, collocandosi nella fascia 35-39 punti; un altro 23% ha sfiorato l’eccellenza, piazzandosi tra i 40 e i 44 punti. Infine il 9% è stato premiato con ben 45 crediti (il massimo). Solo il 12% è rimasto nell’area a rischio, ottenendo l’insufficienza: il 10% si è fermato tra i 25 e i 29 punti, il 2% si trova addirittura sotto tale soglia critica.
Ovviamente non tutte le prove sono andate allo stesso modo. A detta del 36% degli studenti la seconda prova è stata la più ostica (soprattutto per gli studenti del liceo classico che hanno definito la versione di greco di Aristotele particolarmente inaspettata).
Anche la terza prova ha dato del filo da torcere a circa il 33% degli studenti che ha ammesso di aver ottenuto, in questo caso, il voto più basso dei tre.
La prima prova, al contrario, è stato un salvagente per circa il 46% degli maturandi, che grazie al tema d’italiano ha potuto alzare il voto.
L’ultimo scoglio da superare per gli studenti, prima delle tanto meritate vacanze, è la prova orale. A differenza delle prove scritte, in questo caso gli studenti avranno un “contatto” diretto con i professori, soprattutto con quelli esterni conosciuti solo superficialmente durante le prove scritte. Oltre un’ora di interrogazioni ed esposizioni delle tesine con i professori, che per l’ultima volta, potranno mettere “sotto torchio” i ragazzi.
Il punteggio finale degli esami di stato è frutto di diversi fattori: i crediti scolastici, i punti maturati negli ultimi tre anni di scuola (massimo 25), i risultati delle prove scritte (per un massimo di 45 punti, 15 a prova), del colloquio orale (massimo 30 punti) e i 5 punti bonus che la commissione può volontariamente decidere di assegnare a candidati particolarmente brillanti.
Dal prossimo anno, come anticipato, l’esame di Maturità subirà importanti cambiamenti. Prima di tutto sarà abolita la terza prova e sarà attribuito maggior peso ai crediti scolastici. La carriera degli ultimi tre anni di scuola potrà infatti attribuire fino a 40 punti, mentre le tre prove dell’esame di Stato, due scritti e l’orale, avranno un valore massimo di 20 punti l’una.
Pensando però a tutti i maturandi che in questo momento stanno affrontando l’esame, non ci resta che augurarci che tutti tornino a casa soddisfatti, e liberi di godersi la grande gioia, i progetti e le speranze per il futuro di chi è appena entrato “nel mondo dei grandi”.