Nel prossimo futuro la realtà virtuale si diffonderà nella vita di tutti i giorni.
Per questo motivo, secondo i futurologi, nel 2025 saranno molto richieste figure professionali come designer virtuali e architetti, in grado di disegnare e costruire realtà virtuali finalizzate al divertimento e, si pensa, anche e soprattutto al business.
Esattamente come per i social, che si sono evoluti da semplici piattaforme online dove trovare i propri amici e condividere contenuti personali a strumenti di marketing utilizzati dalle aziende, anche la realtà virtuale si evolverà e diverrà un mezzo sensazionale per promuovere la propria attività.
Il mondo del lavoro è un territorio in buona parte inesplorato in questo senso, ma l’impatto che la realtà virtuale potrà avere nella nostra vita professionale è molto forte ed è molto probabile che il giorno in cui le tabelle di excel si troveranno a fluttuare come un ologramma in sala riunione è più vicino di quello che credete. Già ora le aziende stanno iniziando a guardare a questa nuova tecnologia non soltanto come curiosità, ma per riflettere a fondo sui propri processi di lavoro e per sperimentare nuove modalità di ingaggio di possibili clienti.
DIFFERENTI SETTORI:
Medici e psicologi stanno sperimentando la realtà virtuale per rafforzare la medicina tradizionale e trovare soluzioni efficienti per disturbi come il Disturbo Post Traumatico da Stress noto come PTSD, l’ansia e disordini sociali.
I chirurghi, invece, la utilizzano per allenare giovani studenti di medicina a fare pratica manuale: con l’aiuto di particolari macchinari essi possono allenare la capacità di operare in tutta sicurezza, senza che questi siano costretti a far prova su corpi reali ed evitando, quindi, incidenti di ogni tipo.
La VR è utile anche per trattare i dolori di molti pazienti e, addirittura, per aiutare i paraplegici a riprendere coscienza e controllo di alcune funzionalità del loro corpo.
Nel settore automotive la realtà virtuale permette agli ingegneri di testare la sicurezza dei veicoli in ambienti virtuali prima di applicare modifiche sui modelli reali. Un passo successivo sarà poter scegliere i modelli di alcune case automobilistiche utilizzando, anche in questo caso, questa nuova tecnologia visuale.
In ambito turistico presto saremo in grado di provare prima di volare verso una destinazione lontana, la VR infatti sarà in grado di regalarci nuovi modi di viaggiare e di spostarci, permettendoci di scegliere al meglio la meta delle nostre prossime vacanze.
CONCLUSIONI:
Appare chiaro, quindi, quanto figure come designer e progettisti virtuali saranno richieste, e soprattutto quanto saranno numerosi i campi di applicazione.
Come si forma un designer virtuale?
Il consiglio è quello di frequentare una Laurea triennale di Ingegneria Informatica e delle App, per seguire poi un Master specifico in questo campo.
Di sicuro, un lavoro del genere è perfetto per coloro che amano le nuove tecnologie e sono particolarmente portati per costruire interfacce virtuali seguendo principi stabiliti in base a specifici obiettivi.