A un Metro da Te è uscito nelle sale il 21 Marzo 2019 e ha da subito sbancato il botteghino, in quanto tratta un tema attuale, purtroppo anche triste, che però tra alcuni giovani ragazzi è più frequente di quanto si pensi.
La storia parla di una ragazza, Stella, che convive con una malattia genetica che la costringe a lunghi periodi di degenza ospedaliera nell’attesa di un trapianto di polmoni. La malattia che la perseguita è la fibrosi cistica e spesso nel suo percorso è obbligata a restare aggrappata alla vita. Stella decide di raccontare la sua esperienza aggiornando il suo vlog, in modo da poter essere un esempio per chi vive la stessa esperienza. Nel corso della storia troveremo anche un altro ragazzo, Will, che soffre anche lui di una forma di fibrosi cistica molto grave, che lo porta ad essere disilluso nei confronti della vita e a non aver alcuna speranza di miglioramento. Questa prospettiva cambia nel momento in cui incontra Stella e si innamora di lei. A quel punto tutto cambia, perché anche se non possono abbracciarsi né baciarsi, e sono costretti a stare ad un metro di distanza l’uno dall’altra, Will e Stella sono determinati a trovare il modo di stare insieme.
I due giovani Stella e Will si innamorano a prima vista. Ma la loro non sarà una storia d’amore facile. I due sono infatti ricoverati in ospedale perché gravemente malati. Il loro stato di salute li costringe inoltre a stare sempre ad una distanza di un metro e mezzo l’uno dall’altra, qualsiasi contatto potrebbe essere per loro fatale. Questo non li scoraggia nel voler continuare a coltivare il loro rapporto anche se sembra avere, inevitabilmente, i giorni contati.
I protagonisti di questa storia riportano alla mente quelli di Titanic, col loro primo incontro durante il tentato suicidio di Rose (qui invece è Will in posizione pericolosa) e la promessa che Jack le strappa di poterla disegnare, ponendo le basi sulla carta di un processo di fissazione dell’amata che strizza l’occhio al dispositivo cinematografico che lo contiene. Stella e Will, però, sono anche ragazzi di oggi, che si fanno compagnia tramite lunghe videochiamate, si cercano e si negano via Whatsapp, pranzano, studiano e si confrontano via smartphone anche se le loro stanze affacciano sullo stesso corridoio.
A un metro da te è del regista Justin Baldoni che ha il merito indiscutibile di non fare della malattia una trovata superficiale, e descrive la quotidianità dei giovani pazienti e le piccole strategie di sopravvivenza nel ospedaliera col giusto spirito e un punto di vista tutto interno ai personaggi, che lascia gli adulti fuori dai confini del loro mondo. Trova come protagonisti Haley Lu Richardson ( Stella) e Cole Sprouse ( Will) che diventano dei punti di riferimento per il mondo teen e per chi appunto si riconosce, purtroppo in questo triste contesto.
Il precursore che ha già trattato film di questo genere e che è stato sicuramente più influente è Colpa delle stelle, a cui si sono susseguiti una serie di prodotti per i più giovani che si sono ritagliati un buon risultato di pubblico e critica.