Gli italiani sono solitamente riconosciuti come un popolo che tende a trasferirsi per cercare un lavoro che si addica meglio alla propria situazione e sopratutto negli ultimi anni è cresciuta questa tendenza di fuga all’estero, nella maggior parte dei casi con nessun tentativo di ritorno in Italia.
Negli ultimi tempi si è vista una tendenza nell’assumere figure professionali con hight skill, cioè con un’alta specializzazione e acquisizione di competenze tecniche come per esempio: software developer e ingegneri della logistica.
Inoltre, dando un occhio a ciò che ricercano le varie agenzie per il lavoro e le loro offerte, risultano in crescita i settori come: l’ Ict, e-commerce, lusso, metalmeccanica, automazione industriale e componentistica.
Queste, secondo recenti stime, le professioni più richieste fino i prossimi tre anni.
Per quanto riguarda il settore industriale invece, gli esperti ipotizzano che da oggi fino al 2021 le imprese avranno bisogno di 272mila addetti in più per inserirli negli ambiti chiave della nostra manifattura: meccanica, chimica e tessile.
Con l’avvento di Internet e in particolare dell’e-commerce, abbiamo riscontrato un cambiamento radicale per quanto riguarda il panorama lavorativo.
In questo senso l’anno in corso si dimostrerà ancora più fluido e fertile soprattutto negli ambiti legati al mondo dello sviluppo tecnologico, collegato principalmente a una sempre maggiore necessità di misurazione dei dati in rete.
Figure specialistiche la cui domanda crescerà del 20%, che fanno però registrare una carenza di offerta sul mercato italiano.
Tutto questo è stato ipotizzato e previsto da Michael Page, società leader nel recruitment specializzato, che traccia il profilo dei professionisti più ricercati in Italia in base all’anno in cui vengono richiesti.
In particolare i profili che attualmente sono i più richiesti sono:
I Devops (developer operations), figura di snodo tra lo sviluppatore e il sistemista nella produzione di software che ha l’obiettivo di pubblicare software testati nelle tempistiche corrette e senza bag. Inoltre analizza e valuta le esigenze dei committenti (interni o esterni all’azienda), per progettare e implementare applicazioni software in base ai requisiti individuati. Il Software Developer crea l’architettura del software e ne scrive il codice sorgente utilizzando diversi linguaggi di programmazione come per esempio, Javascript, C ++ e Python, con l’obiettivo di soddisfare i requisiti e le specifiche tecniche definite nel progetto.
Il Full Stack Developer, uno sviluppatore software esperto che è in grado di curare sia il front end, ovvero la parte “visibile” di un programma, con cui l’utente interagisce (l’interfaccia utente), sia del back end, che è tutto ciò che sta dietro al software e che è necessario al programma per funzionare (come database e sistemi operativi).
Infine come ultima figura, ma non per importanza, è molto richiesto nelle aziende il Blockchain Developer, quel professionista che sa come sviluppare contratti intelligenti integrati e distribuirli sui server in base alla tecnologia Blockchain.