Facebook, si sa, diventerà sempre più un punto d’incontro tra consumatore e venditore. Il più grande social dei nostri tempi (ancora per quanto?) sta lentamente portando avanti la sua trasformazione, passando da una visione in cui il contenuto è centrale ad un’idea molto più pratica e commerciale.
In poche parole Facebook passerà da essere una piazza, ad essere una piazza in cui ogni giorno viene organizzato un mercato di quartiere. Aziende, piccoli venditori e consumatori potranno effettuare acquisti direttamente sul portale pagando con una moneta proprietaria. Libra? Ancora non si sa, ma sicuramente avranno a disposizione Facebook Pay.
Facebook Pay è un nuovo sistema di pagamento che potrà essere utilizzato attraverso l’applicazione del suo social network, Messenger, Instagram e WhatsApp per fare acquisti e scambiarsi piccole somme di denaro. L’iniziativa rientra nel piano di riorganizzazione di alcuni servizi forniti dall’azienda, ma è separata da Libra, l’ambizioso progetto di Mark Zuckerberg, per creare una valuta digitale propria che finora ha incontrato forti opposizioni da parte di numerosi governi, spingendo alcune grandi aziende come Visa e Mastercard a sfilarsi.
Il nuovo sistema debutterà questa settimana negli Stati Uniti, per poi diffondersi in altri Paesi, potrà essere utilizzato per fare acquisti, effettuare donazioni o trasferire denaro.
Per utilizzare Facebook Pay, sarà necessario aggiungere il metodo di pagamento a partire dalle impostazioni dell’applicazione e sceglierlo quando si effettua un pagamento. Questo eviterà all’utente di inserire a mano i dati necessari. Facebook Pay non verrà impostato automaticamente per tutte le applicazioni che fanno capo a Mark Zuckerberg. Sarà l’utente a decidere se sincronizzare i dati o meno. Il servizio supporta la maggior parte delle principali carte di credito e debito e non manca il supporto a PayPal.
Moltissimi enti di credito, governi e istituti finanziari si sono opposti al progetto Libra, ambizioso quanto affascinante e pericoloso. Che Facebook Pay sia un primo passo per dimostrare l’affidabilità del colosso nella gestione di portafogli virtuali e di dati oltre modo sensibili?
Potrebbe essere, quello che sappiamo con sicurezza è che la rivoluzione di Facebook citata da Zuckerberg più volte negli ultimi tempi ha sicuramente già preso forma.