Il Covid-19 ha messo tutti noi, nel giro di qualche giorno, in uno stato di stallo, modificando gli equilibri della nostra monotonia quotidiana; al pari di una crepa, istauratasi di colpo nel quotidiano nelle nostre vite, la quale ora richiede di essere rimarginata. Questa pandemia ha mutato la nostra concezione di pensare alla vita e alla morte, alimentando le paure più viscerali.
Il ciclo di incontri promosso dall’Università eCampus, dal titolo “Gestire i cambiamenti nel post Covid- 19” nasce dall’intento di mettere e portare alla luce tutti i vari ed eventuali problemi derivanti da questa situazione.
A capo del progetto c’è Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta, nonché presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus; con lei la moderatrice Letizia Della Zoppa e diversi specialisti del settore che si alterneranno nel corso dei quattro incontri previsti.
Gli incontri sono in modalità webinar; in diretta live sulle pagine ufficiali dell’università eCampus Facebook e di YouTube, in onda ogni giovedì dalle ore 18.00 alle 19:30, dal 28 maggio al 18 giugno.
Il programma completo e dettagliato del webinar è il seguente:
Le tematiche affrontate ruotano tutte intorno a questo mostro che è il Coronavirus e ai suoi effetti latenti e/o manifesti; la dottoressa Parsi attraverso le sue parole ci guida verso una conoscenza autentica di questi problemi. Angoscia, paura, ansia, insonnia, smarrimento, sono sentimenti primari e naturali in una situazione di pressante stress, ma sono anche sentimenti che devono essere capiti e analizzati prima che diventano disturbi psicopatologici.
Ciò che rende questo ciclo di incontri un appuntamento da non perdere, oltre ovviamente alla maestria degli ospiti e alla serietà dei temi affrontati, è la possibilità di intervenire da parte del pubblico con domande pertinenti a cui gli esperti potranno rispondere.
È possibile rivedere le registrazioni degli appuntamenti già svolti sui canali social dell’università, in attesa dell’ultimo e imperdibile incontro, fissato per giovedì 18 giugno. Fulcro della tematica sarà il mondo femminile, e in particolare il ruolo delle donne nella pandemia, dal titolo che è già una triste affermazione: “La condizione delle donne è la più penalizzata dalla pandemia: il rischio di un arretramento culturale e sociale”.