Il futuro del lavoro è digital

da | Dic 9, 2020 | Scienze e Tecnologia

Secondo le stime, saranno circa 2,7 milioni le persone che nei prossimi 5 anni entreranno nel mercato del lavoro e circa la metà di queste dovrà avere competenze digital.

Com’è noto la pandemia che ha caratterizzato l’ultimo anno ha obbligato il nostro paese e l’intero mondo ad una fortissima accelerazione del processo di digitalizzazione, innescando un cambiamento di molte attività come lo smart working, lo studio online, la crescita esponenziale di e-commerce e la digitalizzazione delle procedure in molti servizi sia alle imprese che alle persone.

Secondo le previsioni a medio termine (2020-2024) del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere nei prossimi anni le competenze digitali (in particolare quelle base che attualmente solo il 42% della popolazione possiede) diventeranno ancora più fondamentali per accedere al mercato del lavoro. 

Competenze digitali verranno richieste quindi a circa 1,5 milioni di lavoratori relativamente al 56% delle opportunità di lavoro che si creeranno. 

Prendendo in considerazione il brevissimo termine, nel 2021 si prevede che almeno il 30% della forza lavoro lavorerà ancora da casa e i datori di lavoro preferiranno candidati con competenze nel campo delle tecnologie web, della sicurezza informatica e dei social media.

Più in generale la domanda di competenze digitali interesserà sia figure professionali già esistenti e ben consolidate sia figure professionali emergenti ma in forte espansione in tutti i contesti lavorativi come il data scientist, big data analyst, cloud computing expert, cyber security expert, business intelligence, analyst e artificial intelligence.

Indirizzare la propria formazione verso il digital sembrerebbe dunque la strada migliore per chi nei prossimi anni voglia assicurarsi un posto di lavoro.

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