Il 27 novembre 2020 si è tenuto presso il nostro Ateneo il convegno “VIOLENZA CONTRO LE DONNE E IMMIGRAZIONE: NUOVE PROSPETTIVE GIURIDICHE, PSICOLOGICHE E SOCIOLOGICHE”, che ha visto la partecipazione di numerosi docenti e studenti dei Corsi di Studi di Giurisprudenza, di Scienze e tecniche psicologiche, di Scienze dell’educazione e della Formazione e della Lauree Magistrali in Psicologia e Scienze Pedagogiche.
L’evento si inserisce nell’ambito delle attività del Progetto SAVED (Sinergie accademiche per contrastare la violenza contro le donne) attivo presso l’Università eCampus già dal 2018, finanziato dalla Regione Lombardia, all’interno del programma regionale di cui alla d.g.r. n. xi/1827 del 02/07/2019). Il convegno si è posto l’obiettivo di promuovere i diritti e le pari opportunità, ed è stato rivolto ai docenti che nell’esercizio delle proprie funzioni intendano incentivare l’inserimento delle tematiche oggetto del programma regionale nella propria didattica, nonché ai futuri operatori che a diverso titolo potranno essere chiamati a intervenire negli scenari di violenza contro le donne immigrate, nell’ottica preventiva.
Hanno partecipato esperti a livello nazionale e internazionale. Tra i primi annoveriamo la dott.ssa Stefania Bartoccetti, fondatrice del Telefono Donna (Centro Antiviolenza ospedale Niguarda Ca’ Granda); la dott.ssa Lia Lombardi, ricercatrice e Project Manager dell’Istituto ISMU – Iniziative e Studi sulla Multietnicità e il Professor Alberto Pesce, docente di antropologia in corsi post-lauream dell’Università eCampus. I contributi internazionali hanno visto l’intervento del Prof. Ali Kashan, già Ministro della Giustizia della #Palestina, professore di diritto costituzionale, fondatore della Women Unit nel Ministero della Giustizia palestinese; del Prof. Refik Korkusuz, Law Faculty, Dokuz Eylul University e della Prof.ssa Abla Amawi, Secretary general, Higher Population Counsil of Jordan. Le riflessioni nate dal confronto tra gli esperti sul tema hanno favorito la diffusione di un linguaggio attento alle differenze tra uomo e donna, volto a prevenire la #violenzacontroledonne e a rafforzare la cultura del #rispetto. I contributi presentati hanno sottolineato l’importanza di riconoscere tempestivamente le situazioni di rischio e di progettare piani efficaci per intervenire sul piano psicologico, sociale e legale nelle situazioni dove già purtroppo sono riscontrabili esiti di danno sulle donne e i bambini coinvolti nei processi migratori, nell’ottica di riconoscerne la specificità dei bisogni ma anche l’universalità dei diritti.
Prof.ssa Rossella Procaccia
Docente di Psicologia Dinamica all’Università eCampus