A dicembre del 2020 è stato pubblicato uno dei titoli videoludici più discussi del momento, sia nel bene che nel male: si parla di Cyberpunk 2077.
Il primo trailer uscì ben sette anni fa, e in tutto questo tempo intorno al gioco erano cresciute grandissime aspettative da parte dei videogiocatori di tutto il mondo.
Il gioco è prodotto dalla casa polacca CD Projekt Red, conosciuta principalmente per la serie fantasy di The Witcher: è una società apprezzatissima, ma molto piccola rispetto a quelle che normalmente sviluppano giochi tripla A; ha avuto grossi problemi nella produzione del gioco, che hanno costretto a ripetuti rinvii dell’uscita: in ultimo la pandemia da coronavirus, che ha causato l’ultimo posticipo da ottobre a dicembre.
Problemi sulle versioni per console
Il gioco è uscito con molti bug e glitch, soprattutto nelle edizioni per PlayStation 4 e Xbox One, e specialmente nelle versioni più vecchie (e meno potenti) delle console.
Invece, su computer sufficientemente potenti, Cyberpunk 2077 sembra funzionare molto meglio, così come sulla piattaforma di streaming Google Stadia. Non sono ancora disponibili, invece, le versioni ottimizzate per le console di prossima generazione, PlayStation 5 e Xbox Serie X e S.
Le segnalazioni sono tantissime e comuni praticamente a tutti i giocatori: auto che attraversano muri o che prendono traiettorie aeree inspiegabili, personaggi con comportamenti assurdi, nemici immortali, fenomeni fisicamente illogici, paesaggi evidentemente sbagliati, e molti altri. Dopo una settimana uscì una prima patch di aggiornamento che sistemò alcuni problemi e recentemente è stata rilasciata la patch 1.1 , una delle due promesse dalla software house che andranno a creare una base per gli aggiornamenti futuri.
A seguito di questo lancio criticato dalla stampa e dai videogiocatori stessi, CD Projekt Red si è scusata su Twitter, ammettendo che nei trailer non aveva mostrato correttamente come funzionava il gioco sulle vecchie console, dandone così un’idea fuorviante. La software house ha promesso un rimborso a chi non vuole aspettare gli aggiornamenti.
Versioni PC per la stampa di settore
Le recensioni di Cyberpunk 2077, uscite la settimana prima dell’ uscita sulla stampa specializzata erano state in buona parte entusiaste, e tante hanno usato la parola «capolavoro». Ma le copie distribuite in anticipo erano soltanto per PC, e quindi senza gran parte dei problemi tecnici che hanno condizionato pesantemente il giudizio degli appassionati subito dopo l’uscita: in molti casi le recensioni sono state aggiornate dando conto dei bug, e spiegando che il giudizio si riferisce alla versione disponibile per PC, meglio funzionante.
Sul sito Metacritic, critici e utenti hanno dato al gioco una media di 90 su 100 nelle recensioni.
La maggior parte dei critici è rimasta entusiasta delle dimensioni e della complessità dell’ambientazione, e della varietà delle cose che si possono fare, guidare, comprare e trovare a Night City. Più o meno tutti hanno celebrato il lavoro di CD Projekt Red sui personaggi, e in particolare su Johnny Silverhand, un ex rocker rievocato tramite un ologramma interpretato da (e con le fattezze di) Keanu Reeves.
Diversi critici hanno scritto di non aver amato molto il sistema di combattimento, giudicato un po’ ripetitivo e limitato.
Ma di cosa parla Cyberpunk 2077?
Cyberpunk 2077 è ambientato in un futuro (nel 2077, per l’appunto) in cui la società è collassata e gli umani si sono rifugiati in città pericolose e in cui la vita è controllata da grosse e malvagie multinazionali. La storia si svolge in una città californiana chiamata Night City, un posto pieno di enormi schermi al neon e ologrammi, di vicoli loschi e gang di strada, di robot che svolgono gran parte delle attività e di veicoli futuristici. Il personaggio principale è V, di cui si può scegliere la storia personale: quella di un nomade abituato a vivere nelle inospitali terre desertiche intorno a Night City, quella di un criminale di strada con molti vecchi agganci in città, e quella di un uomo al soldo delle grandi e ricche società che controllano la città.
Dopo un breve inizio un po’ diverso a seconda della scelta, le linee narrative convergono, e di fatto il passato influenza in modo marginale lo sviluppo della storia, che comunque non è lineare: ci sono molte ramificazioni disponibili e alcuni finali alternativi, che dipendono dalle scelte fatte nei dialoghi e durante le missioni. La storia principale – che richiede dalle 30 alle 40 ore – coinvolge la multinazionale Arasaka Corporation e un misterioso biochip: il Relic .
Ma è solo una parte del gioco: la mappa di Night City è enorme e densa di posti da esplorare e personaggi con cui parlare per attivare tantissime missioni secondarie, facoltative.
Cyberpunk 2077 è un videogioco di ruolo d’azione, cioè si basa in parte su dinamiche d’azione e d’avventura, e in parte su dinamiche come l’accumulo e la gestione di oggetti e risorse, sullo sviluppo di abilità particolari e sulla scelta delle cose da dire e da fare in determinate occasioni. Per certi versi ricorda la famosa serie Fallout, e per altri invece ricorda Grand Theft Auto 5, il celebre videogioco d’azione ambientato in una enorme mappa da esplorare, con missioni che spesso mischiano elementi violenti ed espliciti ad altri umoristici.
Ma a differenza di GTA 5, e ancora più di Fallout, è un videogioco piuttosto complesso nel gameplay , nelle interfacce e nei combattimenti. È insomma un gioco che si basa su dinamiche diffuse principalmente nei giochi da PC, e un po’ meno su quelli da console, che tendono a essere più intuitivi e veloci. Per sfruttarne tutte le potenzialità, occorre un po’ di pazienza per studiare e capire le moltissime meccaniche di gioco e possibilità offerte per migliorare le proprie abilità, per accumulare e gestire armi e oggetti, per sviluppare nuove capacità utili nel combattimento, nella costruzione di armi, negli attacchi informatici e molto altro.