Rising Phoenix – La storia dei giochi paralimpici su Netflix

da | Feb 5, 2021 | Cinema

“Fenice” è il soprannome con cui la campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico, Bebe Vio, venne ribattezzata, da ragazzina, dal suo gruppo scout.

Da questo curioso aneddoto, i registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui hanno preso spunto per intitolare il loro straordinario documentario sulla storia delle Paralimpiadi, inserito da Netflix nel suo catalogo ad Agosto 2020.

Lo scorso anno, infatti, doveva essere l’anno dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo, ma a causa della pandemia di Covid-19, sono stati per la prima volta posticipati di un anno e si svolgeranno dal 23 luglio all’8 agosto 2021. 

Se vogliamo imparare e capire meglio il significato e la storia dei giochi paralimpici, provando ad entrare nella mentalità degli atleti con disabilità fisiche, possiamo farlo attraverso il documentario Rising Phoenix – la storia dei giochi paralimpici.

Trama

Il progetto racconta i principi che portarono alla nascita del meraviglioso mondo parallelo alle Olimpiadi, attraverso interviste a giovani atleti paralimpici tra cui il francese Jean-Baptiste Alaize, gli australiani Ryley Batt e Ellie Cole e il nostro orgoglio nazionale Bebe Vio. Gli atleti descrivono i traumi che li hanno portati ad essere disabili, le loro insicurezze, le difficoltà che hanno dovuto affrontare fino alla loro salvezza: entrare a far parte di un progetto sportivo. Le parole del principe Henry riassumono in pieno il significato di sport per le persone con disabilità.

“Non esiste nient’altro al mondo che ti può far emergere dall’abisso come lo sport”.

Il duca di Sussex è impegnato da una decina d’anni nella sensibilizzazione alla disabilità. Nel 2014 lancia il progetto Invictus Games, un evento sportivo che prevede la competizione tra veterani di guerra che hanno contratto disabilità permanenti in servizio in diverse discipline.

Conclusioni

È da considerarsi uno dei prodotti documentaristici sportivi migliori di sempre e dopo la candidatura al premio come miglior documentario al Critics’ Choice Documentary Awards e al British Independent Film Awards, potrebbe essere uno dei candidati al premio Oscar 2021.

Nonostante abbia ricevuto alcune critiche per aver evidenziato le disabilità solo in atleti di altissimo livello e non a livello popolare, rimane un documentario che permette di capire al meglio le dinamiche di svolgimento delle Paralimpiadi, ad oggi sempre più seguite, ispirando milioni di persone disabili e non, a trasformare un punto di debolezza in un punto di forza e rinascita.