In collaborazione con il Museo del Louvre di Parigi, è stata da poco inaugurata al Castello Sforzesco (nelle Sale Viscontee) la mostra “Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento”, che sarà aperta fino al 24 ottobre 2021.
La mostra è dedicata alla scultura italiana del Rinascimento, da Donatello a Michelangelo (1460-1520 circa) e sono messi in evidenza i principali temi che percorrono l’arte italiana nella seconda metà del Quattrocento, fino ad arrivare all’apice del Rinascimento, con uno dei maggiori creatori della storia dell’arte, Michelangelo.
Il percorso è stato curato dal conservatore al dipartimento di sculture del Louvre Marc Bormand, da Beatrice Paolozzi Strozzi e da Francesca Tasso, conservatrice responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano. Sono state selezionate 120 opere provenienti da collezioni internazionali: Metropolitan Museum, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Prado di Madrid, Museo Nazionale del Bargello di Firenze, Victoria&Albert Museum di Londra e British Royal Collection.
I visitatori ammirano opere di Donatello, Leonardo, Raffaello, Verrocchio, Michelangelo (solo per citarne alcuni) e, tra le opere, incontriamo la Crocifissione di Donatello in bronzo, il Cupido in marmo di Michelangelo, il Cristo alla Colonna di Solari.
Sono quattro le sezioni che compongono la mostra (“Guardando gli antichi. Il furore e la grazia”; “L’arte sacra: commuovere e convincere”; “Da Dioniso ad Apollo”; “Roma Caput Mundi”); dopo un viaggio attraverso il Rinascimento, la mostra si conclude con Pietà Rondanini di Michelangelo (1564) che, pur essendo “fuori tempo massimo”, è «l’ideale conclusione della mostra», spiega la storica dell’arte Beatrice Paolozzi Strozzi. «Il tema comune di tanti linguaggi diversi è la ricerca dell’espressività, di dare corpo all’anima», spiega Francesca Tasso (conservatrice delle raccolte artistiche del Castello Sforzesco).