Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato la creazione di una piattaforma volta ad aiutare i presidi a controllare il personale scolastico e i docenti in regola col green pass, ovviamente il tutto nel rispetto della privacy. La decisione finale, però, spetta al Garante della privacy, che deve ancora esprimersi sulla validità del progetto.
Come funzionerà?
Si tratterà di una piattaforma informatica creata ad hoc che funzionerà come un semaforo: bollino verde per chi è in regola, bollino rosso per chi ha il green pass scaduto.
Ogni mattina, i presidi, si potranno collegare per avere una situazione aggiornata del green pass di insegnanti e personale dell’istituto. Un bollino verde indicherà chi è in possesso di un certificato valido (che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid-19 o la negatività a un tampone effettuato al massimo 48 ore prima), mentre uno rosso segnalerà che il pass è scaduto. In questo caso, niente ingresso in classe e tampone immediato per accertare che la persona si negativa. Altrimenti, in assenza di un green pass valido, dopo cinque giorni scatta la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
Il progetto presentato al Garante della privacy ridurrà al minimo le informazioni, verranno indicati solamente: nome, cognome e disco verde o rosso. Non ci sarà quindi nessuna indicazione su come la persona abbia ottenuto il green pass, se per via del vaccino o per un tampone negativo.
Ci sono però dei punti oscuri, poco chiari diciamo, su questa applicazione, e li fa notare Matteo Navacci, cofondatore di Privacy Network, associazione per la tutela delle informazioni, su Twitter.
Marco infatti afferma (citando un articolo del Corriere della sera che tratta questo argomento):
“Questa piattaforma di cui parla il corriere configura un trattamento di dati (particolari) su larga scala. Chi è il titolare e quali sono i ruoli e le responsabilità? È stata fatta una DPIA per la valutazione dei rischi? Queste info sono disponibili ai DPO delle scuole?”
L’obiettivo però è svincolare con urgenza il progetto per poi stabilire, come sottolinea il Corriere della sera:
“se servirà una legge (probabilmente un emendamento al decreto del 6 agosto), un decreto o basterà un provvedimento ministeriale”.
Intervistato da Morning News su Canale 5 il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato che l’applicativo sarà disponibile “quando i ragazzi saranno a scuola”.
Secondo il presidente dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici, Paolino Marotta, il sistema a semaforo “è esattamente quello che avevamo chiesto”, perché, aggiunge, “attesterebbe soltanto la validità istantanea del green pass, senza fornire alla scuola altri dati soggetti a privacy”.
Anche il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli si è espresso positivamente a riguardo, ha detto, infatti, che:
“bisogna saperne di più. Abbiamo avuto poche anticipazioni. Ma mi sembra sia ciò che abbiamo chiesto e che consentirebbe di effettuare i controlli direttamente dalla segreteria al mattino su interrogazione alla banca dati green pass. Potremo avvalerci – suggerisce – dei fondi messi a disposizione dal Ministero per assumere in ogni scuola una persona in più da dedicare a questa funzione”.
Secondo l’ultimo report settimanale, il personale scolastico che non ha ancora ricevuto nemmeno una dose del vaccino anti-coronavirus risulterebbe del 12,8% del totale.