Concorso Scuola. I titoli d’accesso

da | Ott 22, 2021 | Mondo eCampus

Anche il 2022 sarà un anno destinato ai concorsi della scuola, facciamo quindi chiarezza su quali siano i requisiti per accedere all’insegnamento nella scuola italiana.

Titoli di accesso costituiscono il requisito base per accedere all’insegnamento. Per la scuola dell’infanzia e primaria sono due i requisiti ed entrambi risultano essere titoli abilitanti all’insegnamento:

  • Laurea in Scienze della Formazione primaria
  • Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (DM 10 marzo 1997.

Diverso discorso per l’insegnamento nelle scuole di primo o secondo livello in cui oltre alla laurea o diploma di laurea per accedere ai concorsi c’è bisogno dei 24 CFU. Questi sono i requisiti minimi richiesti per il primo inserimento nelle GPS, graduatorie provinciali e di istituto valide per l’anno accademico in corso e per il prossimo, 2021/22.

Per chi non fosse in possesso dei 24 cfu è possibile acquisirli presso enti interni al Sistema universitario e vertono sulle seguenti discipline:

1) pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione (6cfu);

2) psicologia (6cfu);

 3) antropologia (6cfu);

4) metodologie e tecnologie didattiche (6cfu).

Per dicembre 2021 è previsto un Nuovo Concorso Straordinario, inserito nella normativa del Decreto Sostegni Bis, riservato ai docenti che abbiano svolto tre annu alità di servizio nelle scuole statali. Per chi risultasse vincitore della prova selettiva e dopo un percorso di formazione, il docente potrà essere assunto a tempo indeterminato dall’anno scolastico 2022/2023. Il Ministero non ha ancora pubblicato il relativo decreto in Gazzetta Ufficiale e quindi le notizie circa le prove selettive sono poche. Ciò che si conosce sono i requisiti di accesso:

  • tre annualità di servizio svolte nelle scuole statali (valutate come tali ai sensi dell’articolo 11/14 delle legge n. 124/99) entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, anche non consecutive, negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui si partecipa

Ma non sarà l’unico concorso, il Ministro Bianchi – in una recente conferenza stampa- ha dichiarato che il ministero sta lavorando su nuovi progetti; il che fa intendere che le novità sul fronte scuola non sono finite.