“Fare schifo è un diritto… ma ho anche dei difetti”. La risposta della Giraud agli haters

da | Nov 11, 2021 | Attualità

Ma quanto sono amata? Specie sui social mi scrivono cose bellissime “sei grassa, sei volgare, fai comicità per casalinghe – non sapevo che fosse un’offesa – il mio ragazzo mi dice “non dargli peso sta gente non merita il tuo tempo, la tua attenzione” e ha ragione ma io ci sto male.

Così inizia il monologo di Michela Giraud, l’attrice romana che ha affiancato Nicola Savino nella scorsa puntata di Le Iene dello scorso giovedì 9 novembre.

Sedersi e leggere commenti del genere non fa piacere a nessuno, nemmeno se di professione si è una comica come la Giraud: “ognuno poi ha la sua storia e la sua sensibilità, io ho trovato la soluzione in un commento quando mi hanno scritto FAI SCHIFO e ho pensato e “anche se fosse e quindi?”, e a quel commento ho messo un bel like, una delle cose più liberatorie che mi siano capitate nella vita”.

Il video completo del monologo

Ed è proprio su questo che dovremmo soffermarci, il diritto di “commentare” che si trasforma troppo più spesso in diritto a “giudicare” con critiche non costruttive ma al contrario, distruttive. Troppo facile commentare dal caldo della propria casa coperti dallo schermo di un dispositivo e commentare utilizzando la seconda persona dell’indicativo presente del verbo essere. Il “chi sei” che viene definito da un hater qualunque, un commento voluto e pensato al solo scopo di ferire.

Come un paradosso, continua l’attrice romana: “in un’epoca in cui tutti vogliamo essere migliori, tutti siamo prigionieri dello sguardo degli altri,” e quindi “darci la possibilità di fare schifo è un atto rivoluzionario”. Fare schifo è un diritto da rivendicare con orgoglio, e a loro che le dicono che è grassa, che è finta grassa, che non fa ridere, che è volgare, che la caduta dell’impero romano è colpa sua, risponde con la dote che solo chi sa prendersi e prendere in giro ha: l’ironia, e conclude con un delicatissimo: “si avete ragione, faccio schifo… ma ho anche dei difetti”.

Chapeau Michela!