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Il titolo originale è “The electrical life of Louis Wain” ed è il biopic dell’artista celebre per i suoi disegni geniali e “felini”. Anche se in italiano Prime Video ha scelto la traduzione in “il visionario mondo Louis Wain”, l’elettricità fornisce la giusta immagine della pellicola. Elettricità lontana dal suo nesso scientifico ma come forza misteriosa e potente che invade le cose, un aiuto nel districare la bellezza del mondo.
Ne “Il visionario mondo di Louis Wain” c’è di tutto: dalla pazzia all’amore, all’eclettismo al dramma, ma anche la passione del guardare oltre, gli schemi, i luoghi comuni, le morali del tempo.
Il visionario mondo di Louis Wain. Tratto da una storia vera
La pellicola narra le vicende dell’artista londinese Louis Wain, interpretato da Benedict Cumberbatch, malinconico e anticonvenzionale genio vissuto tra fine ‘800 e inizio ‘900. Nel film diretto da Will Sharpe, Louis è un ritrattista di animali e di scenari bucolici, assunto dal giornale The illustrated London News”. Unico uomo di casa e pertanto incaricato dopo la morte del padre al sostentamento della famiglia: cinque sorelle e la madre. Si innamorò e sposò l’istitutrice delle sorelle, Emily Richardson – interpretato da Claire Foy- di dieci (e inaccettabili) anni più grande di lui, una relazione che venne vista con disprezzo non solo per la differenza d’età ma anche per la provenienza sociale. Insieme a lei e a un gattino di nome Peter mise su famiglia, sempre sotto il giudizio negativo della moralità di fine ‘800. La felicità durò ben poco, e senza anticipare troppo, Peter dal dolore sublimò tutta la sua creatività e divenne per tutti l’illustratore di gatti antropomorfizzati dai grandi occhi.
Pur raggiungendo la popolarità con i suoi disegni e illustrazioni, addirittura oltre oceano, sir Wain ebbe grosse difficoltà economiche per tutta la vita dovuti ad investimenti sbagliati e per il mancato deposito dei diritti per le sue opere.
A Louis Wain si deve il merito di avere “sdoganato” la figura del gatto, lo scrittore H. G. Wells dirà: “Ha fatto proprio il gatto. Ha inventato uno stile felino, una società felina, un intero mondo di gatti. I gatti inglesi che non prendono esempio e non vivono come quelli di Louis Wain si vergognano di sé stessi”.
I piccoli felini grazie alle sue opere non erano più visti come “scaccia topi” ma come animali da compagnia, contribuendo a scacciare il luogo comune dell’Inghilterra del tempo che vedeva il gatto come animale da disprezzare.
Insomma, Il visionario mondo di Louis Wain è un film che non può non essere visto!