Per gli 80 anni di Wonder Woman a Milano apre la mostra intitolata Wonder Woman. Il mito a Palazzo Morando, nel quadrilatero della moda milanese.
Wonder Woman, la prima eroina dei fumetti DC, nacque nel 1941 dalla penna dello psicologo americano William Moulton Marston (noto con lo pseudonimo di Charles Moulton), con le prime illustrazioni di Harry G. Peter.
La mostra, curata da Alessia Marchi con il contributo curatoriale moda di Maurizio Francesconi, è frutto della collaborazione con 24 Ore Cultura, Warner Bros. e DC Comics. È inoltre il primo progetto museale e la prima mostra in Italia ad essere dedicata interamente a Wonder Woman. L’esposizione percorre in ordine cronologico la storia della Principessa delle Amazzoni.
Il percorso
Il percorso inizia con la prima copertina di Sensation Comics #1 dedicata a Wonder Woman del 1942, dopo il suo debutto l’anno precedente nelle pagine di All Star Comics #8. Sono presentati i profili e le ricerche del suo ideatore William Moulton Marston che, per creare la figura dell’eroina, compì dei veri e propri studi per sviluppare al meglio il suo profilo, il suo carattere, i superpoteri e perfino il costume.
Successivamente sono esposte alcune delle copertine più iconiche per introdurre la “golden age”, cioè l’”età dell’oro” nella storia dei fumetti statunitensi durata dagli anni Trenta agli inizi degli anni Cinquanta. Fu un’era fondamentale per il mondo dei fumetti in cui ci fu un’esplosione di popolarità e in cui alcuni dei supereroi più famosi fecero il loro debutto.
Viene esplorata poi la “reinvenzione” che Wonder Woman ebbe negli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta. In questi anni, la supereroina fu ripensata seguendo riferimenti e modelli più attuali per l’epoca. Grazie a Gloria Steinem, Wonder Woman fu consacrata un’icona del femminismo quando la mise sulla copertina di Ms. Magazine perché ritenuta il simbolo per eccellenza dell’emancipazione femminile. In questo senso, sono presenti una selezione di tavole disegnate dalle illustratrici italiane dell’universo DC tra cui Laura Braga, Emanuela Lupacchino e Maria Laura Sanapo. Troviamo poi una sezione dedicata agli ultimi trent’anni della storia di Wonder Woman con delle tavole degli artisti più recenti.
Non poteva mancare la sezione dedicata alla Wonder Woman del piccolo e grande schermo, dalla celebre serie tv omonima con protagonista l’intramontabile Lynda Carter fino ai recenti film con Gal Gadot. La mostra si conclude con una breve analisi del mondo della moda attraverso una videoinstallazione in cui viene ripercorsa l’evoluzione dei costumi dell’eroina in questi 80 anni.
Costumi, copertine e scudi
Ad arricchire l’esposizione ci sono tantissime tavole, bozzetti, fumetti e copertine originali provenienti dall’archivio DC di Burbank, California. Sono presenti anche costumi originali di scena, scudi, spade, archi e frecce dei film della Warner Bros.
Insomma, una vera e propria celebrazione della Principessa ormai ottantenne ma mai invecchiata, simbolo di verità, uguaglianza, lealtà e lotta contro ogni forma di ingiustizia.
Wonder Woman. Il mito sarà visitabile fino al 20 marzo 2022. I biglietti sono acquistabili qui.