Addio al BlackBerry, la “mora” più amata del mondo

da | Gen 7, 2022 | Scienze e Tecnologia

Dal 4 gennaio 2022 i BlackBerry hanno smesso di funzionare definitivamente. O meglio, tutti i cellulari BlackBerry che utilizzano l’omonimo sistema operativo non funzionano più, mentre quelli che hanno Android continueranno a funzionare. I sistemi operativi coinvolti sono BlackBerry 10, 7.1 OS, PlayBook OS 2.1 e tutti quelli precedenti. Ciò significa che da questi dispositivi non si potrà più effettuare e ricevere telefonate, messaggi, usufruire della posta elettronica e navigare su Internet.

La decisione di non fornire più gli aggiornamenti ai servizi di rete dei suoi sistemi operativi era stata annunciata nel settembre del 2020. Il motivo? BlackBerry ormai da anni si è specializzata nella fornitura di software e servizi di sicurezza a imprese e governi nei quattro angoli del globo più che sulla produzione di cellulari. Basti pensare che l’ultima volta che ha aggiornato il suo omonimo sistema operativo è stata nel 2013, e l’azienda ha smesso di produrre internamente i cellulari nel 2016.

C’è stato un periodo in cui avere un BlackBerry era diventato uno status symbol. Barack Obama ne era un grande fan, così come Angela Merkel, David Beckham, Maradona, Britney Spears e Leonardo DiCaprio. Ma perché il BlackBerry era la “mora” più amata del mondo? E da dove deriva la sua fine?

L’ascesa

Nata nel 1984 da un’idea di due studenti canadesi, BlackBerry all’inizio è un’azienda specializzata in nuove tecnologie. Nel 2000 esce il BlackBerry 957, considerato il primo vero cellulare BlackBerry, ma la vera svolta arriva nel 2003 con l’uscita del BlackBerry 7230. Mancano ancora quattro anni al primo iPhone e cinque al primo telefono Android.

A dominare il mercato in quegli anni sono le piccole “more” e i professionisti dell’epoca non ne possono fare a meno. Possono rispondere alle email, mandare messaggi e navigare sul web. Sfruttano il sistema di messaggistica BlackBerry Messenger, una specie di antenato di WhatsApp, risparmiando così sulla bolletta telefonica che ai tempi è calcolata in base al consumo. Insomma, è come avere un piccolo computer in tasca. E non da ultimo, il sistema operativo BlackBerry OS è sicuro, perciò governi e aziende adottano immediatamente questi dispositivi.

Il giro d’affari di BlackBerry nel 2011, all’apice, è enorme: 19 miliardi di dollari di fatturato, 50 milioni di dispositivi venduti e domina il 50% del mercato statunitense.

La fine di un’era

L’azienda sembra inarrestabile ma c’è un problema: innova pochissimo e sottovaluta la concorrenza crescente e spietata di Apple e Android che iniziano a mangiare sempre di più la fetta di mercato occupata da BlackBerry, fino a soppiantarla del tutto. In Italia si stima che nel 2015 i dispositivi Blackberry rappresentavano lo 0,64% degli utilizzatori di smartphone, col passare degli anni la cifra si è ridotta allo 0%.

Inoltre, a pesare è la decisione poco lungimirante da parte dei piani alti di non sfruttare il sistema operativo Android ma di continuare ad usare il proprio OS. Quando poi decidono di “abbracciare” Google è ormai troppo tardi. In più, per tanto tempo sui BlackBerry non è possibile scaricare applicazioni, funzione ormai disponibile sui dispositivi concorrenti e che a mano a mano era sempre più richiesta dagli utenti.

L’introduzione del touch screen infine è stato uno degli elementi che ha messo più in difficoltà l’azienda dato che uno dei suoi tratti più caratteristici è proprio la tastiera fisica Qwerty, più difficile da usare rispetto al semplice tocco.

Insomma, l’era della “mora” è giunta alla fine. Nell’annuncio del 2020, i vertici avevano salutato i clienti così: “Grazie ai nostri numerosi clienti e partner fedeli che ci hanno seguito nel corso degli anni. Vi invitiamo a saperne di più su come BlackBerry fornisce software e servizi di sicurezza alle imprese e ai governi di tutto il mondo”.