Vengono individuati con l’acronimo DSA e sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, una categoria diagnostica relativa ai disturbi del neurosviluppo. I disturbi dell’apprendimento si manifestano in giovane età quando a scatenare il campanello d’allarme sono i segnali di difficoltà dell’apprendimento scolastico.
Appartengono ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia, Discalculia, la Disortografia e la Disgrafia.
- Dislessia, il disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo).
- Disortografia, il disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica).
- Disgrafia, il disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria).
- Discalculia, il disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri).
Gli alunni affetti da tali disturbi sono attualmente in Italia 279.109 con un 3.2% sul totale degli alunni delle scuole di ogni grado e ordine.
Un numero in aumento rispetto alle stime degli anni precedenti, dovuto alla consapevolezza del fenomeno e sulla conoscenza degli interventi. Infatti, non sarebbero gli alunni con DSA ad essere aumentati, quanto le certificazioni DSA. Un dato da leggere positivamente in quanto indice di una maggiore attenzione nell’individuare tempestivamente questi disturbi che possono creare difficoltà e malessere degli alunni.
I disturbi Specifici dell’Apprendimento non sono diagnosticabili prima della terza primaria, ma ci sono comunque alcuni segnali in età prescolastica.
Come riconosce un disturbo dell’apprendimento
I principali indizi riguardano:
- Le inattese e importanti difficoltà nella letto-scrittura e/o nei numeri e nel calcolo;
- Le difficoltà nella consapevolezza fonologica quindi la difficoltà nel riconoscere quanti, quali e in che ordine sono i suoni di una parola;
- La lentezza nell’automatizzazione di diverse abilità.
Alcuni soggetti possono avere difficoltà di coordinazione, di motricità fine, nelle abilità di organizzazione e di sequenza e difficoltà nell’acquisizione delle sequenze temporali.
È importante intervenire immediatamente dopo la prima possibile diagnosi. È altrettanto importante sottolineare che i soggetti con DSA hanno un’intelligenza nella norma o superiore, e che non c’è nessuna correlazione tra disturbo dell’apprendimento e intelligenza.
Non appena l’insegnante informa i genitori della possibile presenza dei disturbi è bene intervenire con un consulto da uno Specialista, il quale sottoporrà l’alunno a vari test che porteranno ad una diagnosi clinica.
È così possibile intervenire in tempo e grazie all’intervento giusto è possibile compensare il disturbo dell’apprendimento e procedere a percorsi di potenziamento delle abilità carenti.