La Federal Trade Commission (FTC) può procedere con una causa contro Meta. L’accusa nei confronti di Meta è di aver acquistato sistematicamente aziende rivali per eliminare la concorrenza, conquistandosi così il monopolio.
La FTC è un’agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa della tutela dei diritti dei consumatori e della promozione di un mercato competitivo, equo e libero. L’organo stabilisce le regole commerciali da applicare sul territorio statunitense e può far causa in tribunale federale contro i trasgressori che violano le leggi commerciali o federali.
La causa
Non è la prima volta che la FTC intenta causa contro il colosso di Zuckerberg. Già l’anno scorso, infatti, aveva provato a portare Meta in tribunale con la stessa accusa. Il caso però non era stato accolto per via di mancanza di dettagli.
Questa volta la richiesta è stata accolta. Il giudice James Boasberg martedì ha dato l’autorizzazione a procedere con la causa, osservando che l’agenzia governativa è stata “molto più robusta e dettagliata” nel presentare il suo caso. Boasberg ha scritto: “L’agenzia ha anche spiegato che Facebook non solo possiede un potere monopolistico, ma che ha deliberatamente mantenuto tale potere attraverso una condotta anticoncorrenziale – in particolare, le acquisizioni di Instagram e WhatsApp”.
La FTC aveva anche accusato Facebook di aver bloccato le app concorrenti dall’accesso alla sua piattaforma come una strategia per mantenere il suo dominio ma il giudice ha respinto queste accuse perché queste pratiche erano state abbandonate nel 2018.
Un portavoce di Meta ha dichiarato di essere sicuro che l’azienda avrebbe vinto in tribunale. “La decisione di oggi restringe la portata del caso della FTC, respingendo le affermazioni sulle politiche della nostra piattaforma. Riconosce anche che l’agenzia deve affrontare un compito molto difficile per dimostrare il suo caso riguardante due acquisizioni che ha autorizzato anni fa”, ha affermato.