Google vuole modificare il tracciamento degli annunci su Android

da | Feb 18, 2022 | Scienze e Tecnologia

Google ha annunciato che si sta muovendo per modificare il tracciamento degli annunci sul suo sistema operativo Android.

L’obiettivo, come dichiarato dal vice president product management, Android security & privacy Anthony Chavez, è di “introdurre nuove soluzioni per la pubblicità che possano garantire una maggior privacy per gli utenti. In particolare, queste soluzioni limiteranno la condivisione dei dati degli utenti con terze parti e funzioneranno senza identificatori tra app e app, incluso l’ID pubblicità.”

Gli identificatori (o Identifieri for Advertisers, IDFA) sono legati ai dispositivi e sono utilizzati per raccogliere informazioni. Tramite questa stringa di lettere e numeri, l’utente e le sue abitudini vengono “studiati” per diventare bersaglio di pubblicità personalizzate. Google ha dichiarato che gli identificatori continueranno a funzionare per almeno due anni, nel mentre collaborerà con l’intera industria per sviluppare un nuovo sistema.

“Stiamo anche esplorando l’utilizzo di tecnologie che riducano una potenziale raccolta non richiesta di dati, e che permettano un’integrazione più sicura delle app con gli strumenti di sviluppo software pubblicitari”, ha continuato Chavez.

Google e la pubblicità

Forse prendendo spunto da Apple, suo diretto rivale, il colosso tecnologico sembra prendere sempre più a cuore la privacy dei miliardi di utenti che ogni giorno utilizzano Android. Nell’aprile scorso, Apple ha introdotto l’obbligo per gli sviluppatori di app di chiedere esplicitamente il permesso agli utenti di essere tracciati. Secondo una ricerca dell’agenzia pubblicitaria Flurry Analytics, gli utenti statunitensi hanno rifiutato il tracciamento sul sistema operativo iOS il 96% delle volte. Di conseguenza, Meta ha dichiarato di aver perso 10 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie, bruciando così più di 230 miliardi di dollari in borsa dopo la presentazione trimestrale – una cifra da record.

L’approccio però, stando alle dichiarazioni di Chavez, è diverso da quello di Apple. Google non vuole mettere in difficoltà il settore pubblicitario: lei stessa è proprietaria della più grande piattaforma di pubblicità al mondo, Google Ads. “Siamo consapevoli che altre piattaforme hanno adottato un approccio diverso per la gestione della privacy in ambito pubblicitario. Senza prima fornire delle valide alternative, tali approcci rischiano di essere inefficaci e portare a risultati peggiori, sia per la privacy degli utenti che per il lavoro degli sviluppatori.”

Google, dichiara Chavez, “vuole sviluppare soluzioni efficaci per la pubblicità digitale, affinché gli utenti siano consapevoli sul modo in cui le proprie informazioni sono utilizzate e protette. Allo stesso tempo, gli sviluppatori e le aziende continueranno ad avere a disposizione strumenti efficaci per lavorare con successo in ambiente mobile”.