L’Italia chiede la restituzione del Doriforo di Stabiae

da | Feb 22, 2022 | Attualità

L’Italia ha ufficialmente chiesto agli Stati Uniti la restituzione del Doriforo di Stabiae. La statua fu trafugata negli anni Settanta dagli Scavi di Stabia, antica colonia romana distrutta assieme a Pompei durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Il Doriforo, dalla Campania al Minnesota

Il Doriforo fu portato negli Stati Uniti dal trafficante d’arte Elie Borowski e nel 1984 fu acquistato dal Minneapolis Institute of Art (Mia) del Minnesota, per una cifra attorno ai due milioni e mezzo di dollari. La statua ha un’importanza enorme e il suo valore è inestimabile. Il Doriforo è la copia più famosa e riuscita che i romani abbiano prodotto della statua originale in bronzo risalente all’epoca greca.

Non è la prima volta che viene fatta richiesta di restituzione. Il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, nel 2020 aveva scritto una lettera al Ministro della Cultura Dario Franceschini per chiedere che la statua tornasse a casa.

Sulle sue origini, infatti, non ci sono dubbi. Le indagini italiane hanno confermato inequivocabilmente che il Doriforo appartiene al patrimonio dello Stato italiano, che fu trafugato dagli Scavi di Stabia e trasportato illegalmente negli Stati Uniti. Persino il Museo di Minneapolis ha confermato che la statua ha origini campane. In una mail dell’aprile 2021 a Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, una funzionaria del Mia ha affermato che il Doriforo era stato ritrovato nelle vicinanze di Napoli.

Opere trafugate

Il Doriforo non è l’unica opera italiana trafugata ed esposta all’estero. A Boscoreale, in provincia di Napoli, furono rinvenuti 5 pannelli affrescati provenienti dalla villa romana Numerius Popidius Florus. L’esportazione illegale e la gestione dell’acquisizione di queste opere fu organizzata ancora una volta da Elie Borowski. Attualmente, i pannelli sono esposti al Paul Getty Museum di Malibù a Los Angeles, e anche su di loro pende una richiesta di restituzione da parte della Procura di Torre Annunziata.

“Grazie allo straordinario lavoro della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il Doriforo di Stabiae, oggi esposto al museo di Minneapolis, potrebbe presto tornare finalmente in Italia. Ho appreso in queste ore la richiesta di assistenza giudiziaria internazionale avanzata dalla Procura alle autorità statunitensi per l’esecuzione del decreto di confisca del Doriforo, emesso il 18 febbraio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della stessa Procura”, ha scritto il primo cittadino di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino.