Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha nominato la giudice Ketanji Brown Jackson alla Corte Suprema. Se sarà confermata dal Senato americano diventerà la prima giudice donna afroamericana nella storia della corte.
Chi è Ketanji Brown Jackson
“Il presidente Biden ha cercato un candidato con credenziali eccezionali, carattere irreprensibile e dedizione incrollabile allo stato di diritto. E il presidente ha cercato un individuo che si impegna per una giustizia uguale sotto la legge e che capisce il profondo impatto che le decisioni della Corte Suprema hanno sulla vita del popolo americano”, queste le motivazioni che hanno spinto Biden a nominare Jackson. Se confermata, diventerà il secondo giudice afroamericano e la quarta donna giudice dell’attuale Corte, nonché la terza afroamericana e la sesta donna giudice della storia.
Nata a Washington D.C. 51 anni fa e cresciuta a Miami, Ketanji Brown Jackson ha già alle spalle una carriera di tutto rispetto. Figlia di due insegnanti, l’amore per la legge sbocciò quando era ancora piccolissima alla scuola materna osservando suo padre mentre studiava legge al college. Da allora, la donna decise che avrebbe studiato legge. Si laureò magna cum laude ad Harvard e successivamente frequentò la Harvard Law School da cui si laureò ancora una volta cum laude.
Mentre era ancora una studentessa, suo zio fu condannato all’ergastolo per un reato non violento legato alla cocaina, un caso che la segnò profondamente. Anni dopo convinse uno studio legale a seguire gratuitamente il suo caso finché non riuscì ad ottenere la commutazione della pena dal presidente Obama.
La sua carriera
È tra le poche persone all’interno della Corte Suprema che ha lavorato come avvocato d’ufficio, difendendo clienti che non avevano i mezzi per pagarsi un avvocato.
Successivamente Jackson svolse un importante ruolo come giudice federale nell’ambito della giustizia penale, tanto che nel 2010 l’allora presidente Barack Obama la nominò vice presidente della Sentencing Commission, organo che studia e sviluppa politiche di condanna per le corti federali. La Commissione è una risorsa fondamentale perché fornisce tutta una serie di informazioni per il Congresso, l’esecutivo, i tribunali e il pubblico su questioni relative ai reati federali e alle relative sentenze.
Nel 2011 la Commissione ridusse retroattivamente le sentenze legate a molti reati di droga (in particolare di crack), e durante l’ultimo anno del suo incarico Jackson ridusse la durata delle sentenze per la maggior parte dei crimini federali di droga.
L’anno scorso Biden l’ha nominata membro della Corte d’Appello Federale di Washington, un altro organo molto importante ed influente, visto da molti come il trampolino di lancio per approdare alla Corte Suprema.
La data del voto del Senato per confermare o rifiutare la candidatura di Ketanji Brown Jackson non è ancora nota ma in media ci vogliono almeno due mesi.