Il divario lavorativo tra donne e uomini è ancora oggi percepibile. Ed è proprio in giornate come quella dell’8 marzo che celebra i diritti delle donne che vogliamo riportare questa intervista rilasciata da Ana Paula Assis al Corriere della Sera.
La giovane general manager è da gennaio a capo di IBM, la più longeva azienda informatica statunitense, iniziando la sua carriera in azienda da stagista.
L’intervista si apre non a caso con un discorso riguardante il lavoro e il rapporto con le donne: «In tempi complessi avere una donna alla guida di un’azienda è un plus, perché la leadership è più aperta. Ma anche perché noi donne siamo più empatiche: guardiamo sia all’aspetto umano che a quello del business».
Alle giovani donne lancia l’appello di studiare le materie stem, vale a dire quelle materie prettamente scientifiche – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica – a cui ancora oggi a detenere la maggioranza sono gli studenti maschi.
«Entro il 2025 su 130 milioni di posto di lavoro 60 milioni di posti resteranno vacanti. C’è un enorme bisogno di competenze scientifiche. E poi perché dobbiamo sviluppare una tecnologia che non sia di parte. La domanda è: le donne vogliono aiutare a risolvere i più grandi problemi del mondo? Ecco perché abbiamo bisogno che sempre più donne studino le materie Stem» dice ai microfoni de Il Corriere.
Riguardo invece la possibile differenza nell’avere un capo uomo e una donna, Assis sottolinea:«Non sono d’accordo con chi dice che non ci sono differenze. Noi donne tendiamo a vedere il mondo in modo più olistico; non saltiamo subito alle conclusioni prima di prendere una decisione, siamo pronte ad ascoltare. Al lavoro dobbiamo portare noi stesse. È la bellezza della diversità».
Favorevole anche allo smart working in quanto offre la possibilità di destreggiarsi tra lavoro e vita personale senza andare a discapito di una o dell’altra: «Una delle cose che la pandemia ci ha insegnato è che si può lavorare in modo flessibile. Noi vogliamo continuare a promuovere la flessibilità per conciliare meglio il tempo per il lavoro e per la famiglia».
Ritornando proprio al discorso sulle materie Stem, è bene ricordare che marzo è “Il mese delle STEM” – sostenuta dal Ministero dell’Istruzione – al fine di promuovere le discipline S.T.E.M. (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) e diffondere la passione per le materie scientifiche e tecnologiche, la consapevolezza della straordinaria opportunità, anche professionale, che tali materie possono offrire, contribuendo a sradicare ogni stereotipo di genere.