Clearview AI offre gratuitamente il suo software di riconoscimento facciale all’Ucraina

da | Mar 18, 2022 | Scienze e Tecnologia

Clearview AI, la società americana specializzata in software di riconoscimento facciale potenziato dall’intelligenza artificiale, è di nuovo protagonista delle notizie di tecnologia internazionale.

Da sabato scorso il Ministero della Difesa ucraino ha iniziato ad utilizzare il database dell’azienda statunitense per aiutarli ad identificare potenziali persone d’interesse nei posti di blocco, combattere la disinformazione e identificare i morti.

I servizi offerti all’Ucraina

In una lettera al ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, il direttore generale di Clearview AI Hoan Ton-That ha affermato che all’interno del database sono contenute due miliardi di immagini provenienti da VKontakte, l’equivalente russo di Facebook.

Questa enorme quantità di immagini potrebbe aiutare le autorità ucraine in vari modi. Secondo Ton-That, il software è in grado di identificare i morti anche in caso di menomazioni fisiche in modo più accurato e veloce rispetto all’identificazione delle impronte digitali.

Sempre secondo il direttore generale, Clearview AI potrebbe essere utile per ricongiungere i rifugiati con le loro famiglie, identificare gli agenti infiltrati russi ed aiutare il governo ucraino a contrastare le fake news relative alla guerra che circolano ancora sui social media.

In una nota a BBC News, Ton-That ha dichiarato: “Sono lieto di confermare che Clearview AI ha fornito la sua innovativa tecnologia di riconoscimento facciale ai funzionari ucraini per il loro utilizzo durante la crisi che stanno affrontando”.

Clearview AI, come funziona e perché è così criticato

La tecnologia usata dalla società statunitense si basa sulla tecnica controversa del web scraping, cioè la raschiatura di immagini e dati personali da fonti online pubbliche come i social media. Dopo aver raccolto le immagini, l’Intelligenza Artificiale è in grado di creare profili molto accurati basati sui dati biometrici estratti dalle immagini e altre informazioni correlate come la geolocalizzazione della foto. Il livello di accuratezza dell’Intelligenza Artificiale è elevatissimo, riuscendo a trovare corrispondenze del 75% in pochi minuti.

Ma questa metodologia non convince tutti, anzi. Albert Fox Cahn, direttore esecutivo del Surveillance Technology Oversight Project di New York, ne ha criticato l’utilizzo. Secondo Cahn, infatti, c’è il rischio che il software possa identificare erratamente le persone nei posti di blocco e in battaglia: “Vedremo una tecnologia benintenzionata ritorcersi contro e danneggiare proprio quelle persone che dovrebbe invece aiutare. Nel momento in cui si introducono questi sistemi e i relativi database in una zona di guerra, non si ha più il controllo su come verranno usati e abusati”.

Settimana scorsa, il Garante della Privacy italiano ha multato Clearview AI per 20 milioni di euro perché ha “messo in atto un vero e proprio monitoraggio biometrico anche di persone che si trovano nel territorio italiano”, cosa che aveva sempre negato. Le autorità italiane l’hanno obbligata a “cancellare i dati relativi a persone che si trovano in Italia” e dovrà “designare un rappresentante nel territorio dell’Unione Europea che funga da interlocutore”.