Cresce la pirateria nel settore libro

da | Mar 30, 2022 | Mondo Scuola

La ricerca sulla pirateria è stata svolta da IPSOS per AIE da ottobre del 2021 su un campione di 4.000 interviste. Il dato preoccupante è dato dall’aumento della pirateria in Italia, fenomeno cresciuto esponenzialmente nell’anno della pandemia. Il fenomeno verte su libri a stampa, ebook e audiolibri: nel 2021 si sono compiuti 322.000 atti di pirateria al giorno, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente.
È pari a 771 milioni di euro il mancato fatturato che la pirateria sottrae ogni anno all’editoria libraria, pari al 31% del mercato complessivo. Per il sistema Paese la perdita è di 1,88 miliardi, per il fisco 322 milioni ogni anno. Valori che si traducono in una mancata occupazione per 5.400 persone nella filiera, 13.100 posti con l’indotto. Il fenomeno coinvolge più di un italiano su tre sopra i 15 anni (il 35%), il 56% dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti e altri) e l’81% degli studenti universitari.

Dopo la prima edizione del 2019, la ricerca di Ipsos presentata il 29 marzo 2022 durante un incontro organizzato da Gli Editori – l’accordo di consultazione tra AIE e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) – ha raffinato il sistema di calcolo del giro d’affari sottratto al mercato legale.

I pirati

Il 35% della ricerca indica gli italiani sopra i 15 anni che hanno compiuto almeno un atto di pirateria editoriale nell’arco di tempo indicato. L’81% sono universitari e il 56% sono professionisti. Poco meno di un italiano su quattro (23%) ha scaricato gratuitamente da Internet almeno una volta un ebook o audiolibro in maniera illegale.
Il 17% ha ricevuto da amici/familiari almeno un ebook.
L’6% ha ricevuto da amici/conoscenti almeno un libro fotocopiato.
Il 5% ha acquistato almeno un libro fotocopiato.

Consapevolezza e soluzioni

Leggere, ascoltare o addirittura distribuire libri e audiolibri piratati significa contribuire a un fenomeno che toglie risorse economiche e posti di lavoro all’editoria, introiti fiscali allo Stato e che riduce le opportunità per i giovani creativi di poter vivere del loro lavoro grazie ai diritti d’autore” ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi, secondo il quale la pirateria “è un problema culturale e di legalità insieme“. È necessario “un enorme sforzo di responsabilizzazione nei confronti di tutti i cittadini: da un lato rafforzare le campagne di sensibilizzazione a contrasto della pirateria, dall’altro trovare il modo di informare tempestivamente chi scarica illegalmente contenuti culturali che tale condotta è perseguibile e sanzionabile”.

Le misure messe in campo per sostenere il mondo del libro in questo frangente “sono state molte, a cominciare dalla decisione di mantenere aperte le librerie in zona rossa identificandole come luoghi strategici di aggregazione culturale – ricorda il Ministro della Cultura Dario Franceschini nel suo intervento al convegno -. Si è cominciato poi a lavorare su una legge del libro che, così come avviene per il cinema, attui azioni efficaci nel sostengo dell’intera filiera editoriale. Il testo in discussione prevede, a questo proposito, l’introduzione di interventi in favore dell’editoria, capaci di innescare uno sviluppo virtuoso”.