A 100 anni dalla nascita dell’attore, per la prima volta viene presentata una mostra che racconta il grande Vittorio Gassman. Genovese di nascita. classe 1922, si trasferì a Roma all’età di 6 anni, dopo una breve parentesi calabrese, nella capitale ci resterà fino alla morte avvenuta il 29 giugno del 2000.
La mostra a lui dedicata è un viaggio che si compie attraverso i ricordi più cari dell’attore: fotografie, oggetti di scena, video tutto finemente curato dal figlio Alessandro e dalla vedova Diletta D’Andrea.
Sarà possibile visitarla dal 9 aprile al 29 giugno all’Auditorium Parco della musica di Roma e poi a Palazzo Ducale di Genova dal 6 luglio.
La mostra “VITTORIO GASSMAN. IL CENTENARIO” è quindi ricca di foto, oggetti, costumi, copioni, video, filmati, bozzetti, documenti e tanti materiali provenienti dall’Archivio Storico Luce e dal Centro Sperimentale di Cinematografia che sostengono il progetto, con la collaborazione di Rai, Zètema e Terna e la partecipazione di tutti i familiari di Gassman. L’esposizione è arricchita da numerosi prestiti istituzionali e privati dell’Accademia Silvio D’Amico e dell’Archivio Centrale dello Stato. La mostra è disposta in quattro sezioni espositive: IL TEATRO, IL CINEMA, LA TELEVISIONE, LA POESIA E LA SCRITTURA.
Volevo una mostra che non fosse funerea, ma viva come lui – racconta oggi Alessandro – Sono convinto sia importante anche per far scoprire ai giovani non solo Vittorio Gassman ma tutta quella generazione di talenti che ha vissuto sulla propria pelle l’orrore della guerra e della ricostruzione e che ebbe la capacità di rilanciare il Paese attraverso la cultura, il cinema, il teatro e la letteratura. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, con due anni di Covid e ora una guerra mostruosa vicino a noi, può essere interessante capire come hanno fatto, per prevedere una ripartenza importante anche oggi in questo Paese così in difficoltà”.
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