Istat, occupazione a livelli record a marzo ma il divario Nord-Sud rimane

da | Mag 3, 2022 | Attualità

Buone notizie dal mondo del lavoro. Secondo l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, a marzo il tasso di occupazione è salito dello 0,4% – corrispondente ad un aumento di 81mila occupati –  arrivando ad un tasso di occupazione record dall’inizio delle serie storiche Istat di 59,9%.

Il numero di lavoratori torna al di sopra dei 23 milioni raggiungendo 23.040.000 e superando i livelli occupazionali pre-pandemia. I lavoratori a tempo indeterminato sono aumentati di 103mila unità rispetto febbraio, quelli a termine di 19mila mentre gli autonomi sono diminuiti di 41mila unità.

A trainare l’aumento occupazionale sono le donne e i giovani. L’occupazione femminile nel primo trimestre del 2022 ha registrato +85mila unità e +442mila rispetto al 2021. Il tasso di occupazione femminile sale così al 51,2%.

L’aumento nell’occupazione giovanile si concentra nella fascia 25-34 annicon un aumento dello 0,9%. Nella stessa fascia d’età il tasso di disoccupazione è calato dell’1% e quello di inattività dello 0,1%.

Si registrano buoni risultati anche nei tassi di disoccupazione e inattività (cioè le persone che non hanno e non cercano un lavoro) tra i 15 e 64 anni. La disoccupazione è passata dall’8,5% di febbraio all’8,3% tornando ai livelli del 2010. Le persone inattive sono diminuite di 72mila unità, portando il tasso di inattività a 34,5%. Un calo molto importante considerando che rispetto a marzo 2021 gli inattivi sono scesi di 747mila unità.

Divario Nord e Sud

Nonostante tutti questi dati positivi, in Italia l’occupazione nel Sud e quella femminile rimangono ancora drammatiche.Secondo l’Eurostat – l’ufficio statistico dell’Unione europea – la Campania, Sicilia, Calabria e Puglia si posizionano in fondo alla classifica UE dei tassi di occupazione del 2021 insieme alla Guyana francese.

Il tasso medio europeo di occupazione tra i 15 e 64 anni è del 68,4%, la Sicilia registra 41,1%, la Campania 41,3%, la Calabria 42% e la Puglia 46,7%. In generale nel Sud del Paese il tasso medio di occupazione è del 45,2%, cioè il 20% in meno rispetto la media europea. Il Nord Italia, invece, è in linea con i dati europei con un’occupazione pari al 67,2% nel Nord Est e 65,9% nel Nord Ovest.

Il divario è estremamente accentuato per quanto riguarda l’occupazione femminile. Secondo i dati dell’Eurostat, solo una donna su tre nel Sud Italia lavora, il cui tasso di occupazione è pari al 32,9%. Per fare un paragone, nella provincia di Bolzano l’occupazione femminile è pari al 63,7% mentre in Sicilia e Campania è 29,1%, il dato più basso in UE.