14 giugno, la Giornata mondiale del donatore di sangue: dove donare

da | Giu 14, 2022 | Attualità

Come tutti gli anni, il 14 giugno ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue istituita nel 2004 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). L’obiettivo della Giornata è di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione di emocomponenti, cioè tutti quei prodotti ricavati dal sangue intero.

“Donare il sangue è un gesto di solidarietà”

La data della Giornata mondiale del donatore di sangue non è stata scelta a caso dall’OMS. Il 14 giugno, infatti, è la data di nascita di Karl Landsteiner, medico, biologo e fisiologo. È in gran parte grazie ai suoi studi che la trasfusione di sangue diventò sempre più sicura.

Landsteiner tra il 1900 e il 1902 identificò per la prima volta i quattro gruppi sanguigni umani (A, B, AB e 0), scoperta che gli valse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1930. Quarant’anni dopo scoprì assieme all’immunologo Alexander Wiener il fattore Rh, cioè l’antigene che può essere presente o meno sulla superficie dei globuli rossi del sangue.

Come sottolineato dallo slogan dell’edizione di quest’anno, donare il sangue è un gesto di solidarietà che salva tantissime vite ogni giorno. Donare regolarmente assicura una fornitura, qualità e disponibilità costante del sangue e di tutti i suoi derivati ed è un supporto strategico fondamentale per tutti i sistemi sanitari nazionali.

Quest’anno l’evento mondiale si terrà a Città del Messico, mentre a Roma oggi si terrà il convegno nazionale organizzato dall’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) a Palazzo Santa Chiara. “Mai come quest’anno ribadiamo l’opportunità che questa data ci offre, ovvero tenere alta l’attenzione su quanto sia importante agire concretamente per individuare risorse volte a incrementare non solo la raccolta di sangue e plasma, ma anche il numero di professionisti sanitari all’interno dei centri trasfusionali”, ha dichiarato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola.

Appello ai giovani

Una delle numerosissime conseguenze della pandemia è stata la diminuzione drastica delle donazioni di sangue. A questo proposito, la Croce Rossa Italiana ha rivolto un appello a tutti e, in particolare, ai giovani.

“Quest’anno registriamo una particolare carenza di sanguesottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – come strascico della pandemia. In estate, poi, la situazione si fa ancora più delicata. In particolare, chiediamo uno sforzo ai giovani, che sono motore del cambiamento e il cui esempio può essere contagioso tra i coetanei. I dati nazionali, infatti, dicono che l’età media dei donatori è in aumento mentre scarseggiano i donatori tra i 18 e i 30 anni. Una tendenza da invertire perché se vogliamo aumentare la quantità di donazioni è fondamentale attrarre i giovani con campagne di sensibilizzazione mirate e far crescere la cultura della donazione anche attraverso i canali di comunicazione più utilizzati dai giovani. Ringrazio, in tal senso i nostri ambassador di quest’anno, due atleti della Federazione Nazionale Pugilistica, per aver voluto veicolare con noi, attraverso un video, questo messaggio importantissimo”.

Se volete donare sangue, potete cercare il centro più vicino a voi della Croce Rossa Italiana qui, oppure potete trovare la sede AVIS più vicina voi visitando questo link.