Studiare all’Università eCampus apre le porte a moltissime opportunità inaspettate, come nel caso della nostra studentessa Alessia Giovinazzo, in partenza per uno stage a Montréal, Canada. L’abbiamo raggiunta per un’intervista riguardo la sua esperienza.
Alessia, come hai scoperto scoperto l’Università eCampus? Perché hai scelto di iscriverti presso il nostro ateneo?
Credo nella tecnologia e nelle nuove forme di comunicazione e di come la loro applicazione nello studio sia fondamentale.
Ho trovato geniale la possibilità di poter studiare attraverso le lezioni da remoto e il materiale didattico messo a disposizione sulla piattaforma ovunque fossi e in qualunque momento volessi. Ho scelto eCampus per la semplificazione delle pratiche burocratiche potendomi concentrare unicamente sullo studio e al raggiungimento del mio traguardo.
Nel mio caso è stato il risvolto positivo della pandemia. Il tempo passato da sola con me stessa mi ha portata ad un’analisi interiore su come avrei potuto usare al meglio un periodo di incertezza per crescere a livello personale, sono così riuscita a laurearmi in Economia e Commercio lo scorso marzo.
Hai sempre voluto fare uno stage all’estero o è capitato per caso?
Ho vissuto molti anni a Londra, l’ambiente multiculturale mi affascina. Non ho mai pensato al Canada ma credo che a volte bisogna approfittare delle occasioni che si presentano. C’è sempre qualcosa di nuovo e interessante da imparare; mettersi in gioco ha sempre un risvolto positivo.
Come hai trovato lo stage e in che cosa consiste?
Sono venuta a conoscenza di questo stage attraverso un Job Day organizzato dall’Università al seguito del quale ho deciso di candidarmi mandando il mio cv agli addetti del personale di Serving People Group. Ho intrapreso una serie di colloqui, in particolare nell’ultimo in cui mi informavano che sarei andata a svolgere l’incarico di operatore Patronato/SPG presso l’ufficio di Montreal.
In che modo ti ha supportato l’Università eCampus?
Di sicuro gli incontri Job Day sono di grande aiuto per le persone che, come me, si affacciano al mondo del lavoro e sono alla ricerca di esperienze professionali arricchenti e motivanti.
Qual è la cosa che non vedi l’ora di fare nel tuo stage? E la cosa che ti spaventa di più?
Sono molto motivata non vedo l’ora di imparare un nuovo mestiere per poter arricchire il mio bagaglio di conoscenza. Non vedo l’ora di immergermi nella cultura canadese e di vivere in una delle più grandi città del continente americano come Montréal.
Hai dei consigli per tutti gli studenti che vogliono fare uno stage all’estero ma sono intimoriti?
Consiglierei a chi come me volesse fare uno stage all’estero di provare a mettersi in discussione e non aver paura di fallire. Le paure sono fatte per essere affrontate, credo non ci sia soddisfazione migliore di superare un limite che si pensava insormontabile.