L’abbiamo apprezzata nei banchi della quindicesima edizione di Amici, abbiamo cantato i suoi successi e ora finalmente possiamo ammirarla al suo primo debutto cinematografico con ‘Ti mangio il cuore’ . Elodie Di Patrizi, classe 1990, ne ha fatta di strada da quando arrivò seconda al Talent di Maria De Filippi e negli anni ha scalato le classifiche musicali posizionandosi sempre in top 10.
La cantante romana non smette di stupire e si cimenta nel grande schermo con la pellicola di Pippo Mezzapesca, ‘Ti mangio il cuore’ presentato a Venezia e in uscita oggi 22 settembre nelle sale cinematografiche italiane.
La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo d’inchiesta dei giornalisti Carlo Bonini e Giuliano Foschini, con lei nel cast anche Francesco Patanè, Lidia Vitale e Michele Placido.
La cantate interpreta le vesti di Marilena Camporeale in un film in bianco e nero, che narra le vicende di un amore impossibile e turbolento in un meridione osteggiato dalla mafia e criminalità.
Elodie ai microfoni di Radio DeeJay ha raccontato:
“Mi serviva un ruolo di cui innamorarmi e quando ho letto la sceneggiatura mi sono innamorata e ho empatizzato subito con Marilena. Mi sembrava davvero una grandissima occasione per raccontarmi sotto un altro aspetto, anche raccontare una profondità che non sempre esce, e raccontarmi sotto un’altra chiave. Il film parla con un altro linguaggio rispetto a ciò che faccio io, mi piace l’idea di poter sorprendere le persone e di fare in modo che non si facciano mai un’idea fissa. È bello pensare di poter essere tutte le cose che vuoi, quando e dove possibile. Ho incontrato la vera protagonista e ho visto il film con lei, avevo una grandissima tensione e paura del suo giudizio. La ammiravo ed ero tesa allo stesso tempo. Alla fine del film ci siamo abbracciate e abbiamo pianto. Non auguro a nessuno di vivere quello che ha vissuto lei. Sono contenta che sia stata felice, lei come la figlia, che lo avessi fatto io.”
Siamo certi che la magnetica Elodie ancora una volta dimostri la sua bravura e che la pellicola, apprezzata dalla critica della Biennale, lasci tutti noi piacevolmente colpiti.