Halloween è sempre più apprezzata dagli italiani. Lo svela un sondaggio condotto da Confesercenti e Swg sui consumatori nostrani in vista delle celebrazioni della festa più spaventosa dell’anno. Vediamo quindi come festeggiano Halloween gli italiani e quali sono le origini di questa festa.
192 milioni di spesa
Nonostante il caro bollette e l’economia rallentata, gli italiani quest’anno spenderanno ben 192 milioni di euro per i festeggiamenti, l’8% in più rispetto al 2021, ma 60 milioni in meno rispetto al 2019, l’anno precedente alla pandemia.
Ad amare di più Halloween sono le famiglie con bambini piccoli (28%) e i giovani tra i 18 e 34 anni (uno su quattro), mentre per la fascia d’età 35-54, solo il 22% organizzerà qualcosa. Il divario più grande lo troviamo a livello geografico: il 20% degli abitanti delle Isole e del Sud dichiara di festeggiare Halloween contro solo l’8% delle regioni del Centro Italia.
La maggior parte delle persone festeggerà a casa (64%), mentre il 22% andrà in un locale, specialmente i giovani. Il 14%, invece, opterà per trascorrere la giornata in luoghi all’aperto.
Passiamo ora ai dolci e alle decorazioni. Il 68% dei partecipanti dichiara di comprare dolci, merendine e pasticcini al supermercato e un quarto delle persone decorerà la casa a tema.
Le origini della festa
La festa di Halloween affonda le sue radici nella festa celtica Samhain dell’Irlanda pagana. Samhain era l’equivalente del capodanno, che per i celti cadeva l’1 novembre, giorno che segnalava la fine dell’estate e del raccolto e l’inizio del buio e freddo inverno.
I celti associavano questo periodo dell’anno con la morte. Credevano che nella notte prima dell’anno nuovo (cioè il 31 ottobre), il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si confondesse, permettendo così agli spiriti di tornare sulla terra.
Gli spiriti, secondo i celti, causavano molti problemi e danneggiavano i raccolti. Allo stesso tempo però, la loro presenza sulla terra permetteva ai druidi (i sacerdoti celtici) di prevedere il futuro con più facilità.
Perciò, ogni Samhain i druidi costruivano enormi falò sacri, attorno cui le persone si riunivano per bruciare raccolti e animali sacrificali per ingraziarsi le divinità celtiche. Durante il rito, per spaventare gli spiriti i celti indossavano costumi tipicamente fatti da teste e pelli di animali, e cercavano di indovinare la sorte degli altri.
La tradizione rimase radicata in Irlanda anche con l’avvento del cristianesimo. La Chiesa cercò di sradicare completamente qualsiasi rito pagano, ma non riuscì a cancellare definitivamente Halloween, che, anzi, fu “assorbita” nella nuova tradizione del giorno di Ognissanti l’1 novembre e, successivamente, dalla commemorazione dei defunti il 2 novembre.
Secoli dopo, precisamente nel XIX, l’Irlanda attraversò un’atroce carestia che costrinse una buona parte della popolazione ad emigrare negli Stati Uniti. Lì, la comunità irlandese mantenne viva la tradizione di Halloween, diffondendosi in tutto il continente americano e col passare del tempo nel resto del mondo.