I dottori di tutto il mondo scrivono malissimo e, a quanto pare, riuscire a decifrare le ricette è un problema globale. Dall’Italia all’India, non solo i pazienti, ma anche i farmacisti, hanno seri problemi a capire che cosa hanno prescritto i medici. A dare una mano in futuro potrebbe esserci l’Intelligenza Artificiale.
L’IA in via di sviluppo
Il “decifratore” della scrittura dei medici si basa su una nuova funzionalità dell’Intelligenza Artificiale in fase di sperimentazione di Google Lens. Presentata durante la conferenza annuale per sviluppatori in India qualche giorno fa, basterà scattare una foto al documento o alla ricetta, ci penserà l’IA a decifrare la calligrafia del dottore.
Gli sviluppatori di Google hanno spiegato che la funzionalità si basa su un sistema di IA e apprendimento automatico all’avanguardia per “identificare e persino evidenziare i medicinali all’interno di prescrizioni scritte a mano”. L’obiettivo è duplice: facilitare la lettura dei documenti e, allo stesso tempo, digitalizzare il processo che dalla ricetta porta all’acquisto dei medicinali.
Google Lens è un’applicazione disponibile a tutti gli utenti Android e iOS e ha già una funzionalità di riconoscimento dei testi. Ad oggi, Lens è in grado di tradurre automaticamente in tempo reale documenti in altre lingue e riesce in parte a decifrare la scrittura a mano.
Attualmente, la funzione è in fase di sperimentazione solo all’interno della rete di farmacisti in India.
Calligrafia fatale
Nel corso degli anni sono stati svolti diversi studi che hanno provato che la scrittura poco comprensibile può causare seri danni e addirittura portare alla morte dei pazienti.
Secondo l’Institute of Medicine degli Stati Uniti, ogni anno si verificano 1,5 milioni di infortuni a causa di errori di scrittura da parte di farmacisti e operatori sanitari. Questi errori di scrittura che riguardano i farmaci prescritti uccidono fino a 7.000 americani ogni anno. Anche se i sistemi di prescrizione elettronica sono facilmente disponibili, molti medici usano ancora carta e penna per scrivere le prescrizioni.
In uno studio del 2005, tre chirurghi del Regno Unito hanno selezionato a caso le note operative di un reparto di ortopedia. A infermieri, fisioterapisti e medici ufficiali è stato chiesto di valutare la leggibilità delle note. Solo un quarto delle note è stato giudicato buono o eccellente, mentre il 37% è stato classificato come scarso.
La soluzione potrebbe essere semplicemente di usare di più le ricette mediche elettroniche. Altrimenti, speriamo che l’ultima impresa di Google riesca ad avere successo.