“Il primo giorno della mia vita”, il nuovo film di Paolo Genovese da domani al cinema

da | Gen 25, 2023 | Cinema

Dal 26 gennaio torna al cinema Paolo Genovese con una nuova commedia, tratto dal suo omonimo romanzo, che conta su un cast stellare: Il primo giorno della mia vita.

Cosa succederebbe se…?

Genovese per la trasposizione si affida ad un cast corale composto da immensi talenti attoriali del panorama italiano: Valerio Mastrandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini e Toni Servillo.

Nel film, i personaggi interpretati da Mastrandrea, Buy, Serraiocco e Cristini hanno tutti una cosa in comune: credono di aver toccato il fondo, di non potersi più rialzare – a tal punto che iniziano a chiedersi se vale davvero la pena continuare a vivere. Finché un giorno, in momenti diversi, tutti si imbattono in un personaggio misterioso (Servillo), che darà loro una settimana di tempo per scoprire cosa succederebbe se loro non ci fossero più.

In quei giorni, i protagonisti potranno osservare come sarebbe la vita senza di loro. Come reagirebbero i loro parenti? E gli amici, che direbbero? Basterà questo ai protagonisti a farli innamorare di nuovo della vita?

La necessità di ripartire

Il primo giorno della mia vita è un progetto che ha richiesto molto tempo per vedere la luce. “Tutte le storie hanno un destino e se questa arriva proprio adesso, dopo circa quattro anni di scrittura e riscrittura, non è un caso. Penso sia il periodo giusto per fare un film sulla voglia e sulla necessità di ripartire”, ha spiegato Genovese.

Anche se è una commedia, il regista porta un tema estremamente delicato ed ancora considerato tabù: il suicidio. L’ispirazione arrivò dopo aver visto il documentario The Bridge. Racconta Genovesi: “Il regista ha messo una telecamera sul Golden Gate Bridge di San Francisco e l’ha lasciata là per un anno. Dovete sapere che il Golden Gate Bridge è il ponte dove si registra il maggior numero di suicidi al mondo. Il documentarista ha ripreso tutte le persone che sono saltate giù, andando poi a intervistare chi si è salvato.

“Il fatto curioso che ha colpito la mia immaginazione è che la quasi totalità dei sopravvissuti ha raccontato che, nei 7 secondi che separano il salto dall’entrata in acqua, ha provato un senso di pentimento, un desiderio di tornare indietro, insomma di ottenere una seconda possibilità. Così i 7 secondi sono diventati una settimana e, insieme ai miei co-sceneggiatori, ho costruito intorno a questi sette giorni dei personaggi e una drammaturgia, però tutto prende origine da quei 7 secondi e dalla domanda: perché qualcuno che arriva a fare una scelta così estrema un istante dopo si pente? E come si fa a evitare quella scelta estrema? Come ci si salva?

Il primo giorno della mia vita disponibile a partire da domani giovedì 26 gennaio al cinema.