È partito da qualche giorno un nuovo progetto molto importante che utilizza l’Intelligenza Artificiale (IA). Si chiama Voice for Purpose ed è una piattaforma digitale il cui scopo è di restituire la voce alle persone affette dalla SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, e da altre patologie che compromettono la capacità di usare la voce.
L’IA che restituisce la voce
Il progetto, completamente gratuito, è nato da un’idea di Pino Insegno, una delle voci più conosciute d’Italia. La piattaforma è stata sviluppata dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e Centri Clinici NeMO, Nemo Lab, Translated e Dream On.
La piattaforma sfrutta un algoritmo di IA altamente sofisticato. I donatori che decidono di regalare la propria voce sono invitati a registrare un campione audio con un software fornito dalla piattaforma. Le persone che ne hanno bisogno potranno ascoltare i campioni presenti nella libreria e scegliere quella che preferiscono.
Esiste anche la possibilità di “autodonarsi” la voce: le persone che sanno di correre il rischio di perderla possono registrarla. Così, se e quando la malattia colpirà la loro capacità di parlare, potranno usare la loro voce registrata in precedenza attraverso i dispositivi di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
A contraddistinguere Voice for Purpose è il fatto che la voce prodotta dai dispositivi non sarà metallica o robotica, ma avrà un’espressività umana e realistica. La voce potrà essere usata attraverso dispositivi CAA, in particolare da quelli dotati di software Grid3, su smartphone, PC e tablet se dotati di sistemi per la gestione vocale.
Come donare la voce
Donare la voce è semplicissimo registrandosi al sito. Dopo aver creato un profilo, basta leggere un breve messaggio proposto dalla piattaforma usando il registratore vocale fornito. La voce non deve avere caratteristiche particolari ma il parlato deve essere fluido e comprensibile.
Avvenuta la registrazione, la voce sarà caricata all’interno della libreria dei donatori. Se sarà selezionata da una persona che ne ha bisogno, sarà richiesta la disponibilità a registrare un campione vocale più lungo della durata tra i 60-120 minuti.
La donazione è completamente anonima ed è coperta da privacy, ciò significa che non sono ammessi utilizzi della voce per lo sfruttamento commerciale e la sostituzione di personalità.
“È una vergogna che certi dispositivi abbiano voci meravigliose, mentre le emozioni dei malati hanno un suono robotico”, ha affermato Insegno.
“Chi vive una patologia neuromuscolare deve fare i conti ogni giorno con il limite fisico ed in questo senso la tecnologia rappresenta uno strumento fondamentale al servizio del bisogno di autonomia di ciascuno”, ha dichiarato Stefano Regondi, direttore generale Centri Clinici NeMO e Nemo Lab.