Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è salvo – almeno per ora. È stata raggiunta la tregua con una proroga fino a giugno, ma il futuro dello Spid è incerto.
Le richieste dai gestori
A creare problemi è stato il termine delle convenzioni a fine 2022 di alcuni tra i principali gestori dello Spid come Aruba, Infocert, Intesa (gruppo Kyndryl), Namirial, Poste Italiane, Register, Tim e Sielte. Nonostante una proroga fino al 23 aprile 2023, i gestori e l’associazione di categoria hanno iniziato fin da subito a spingere per nuovi contratti.
Al centro di questi contratti ci sono diverse richieste. Circa 50 milioni di euro (la cifra per sostenere le spese di gestione delle identità digitali), il coinvolgimento nei progetti del governo, l’eliminazione di schemi concorrenti e la candidatura di Spid per il futuro sistema europeo comune di identità digitale.
L’accordo
La prima riunione si è tenuta ieri presso il Dipartimento per la trasformazione digitale a cui hanno partecipato il Sottosegretario Alessio Butti, i rappresentanti dei gestori di identità digitale e l’associazione di categoria Assocertificatori.
Al termine dell’incontro, il servizio ha ricevuto l’ok per un rinnovo pluriennale, ma i dettagli precisi non sono ancora stati definiti. In una nota congiunta, il Sottosegretario Butti “ha sottolineato l’intenzione di definire un rinnovo pluriennale del servizio e la disponibilità a individuare un sostegno che, dopo anni di richieste inascoltate da parte dei precedenti governi, possa garantire la sostenibilità economica dello Spid, a fronte dell’impegno richiesto”. Insomma, sono necessari più soldi e più stabilità.
Quello che è certo è che fino a giugno, lo Spid è salvo. Ma nel frattempo si inizierà a lavorare ad una profonda riorganizzazione del servizio in vista del servizio unificato europeo con la Carta d’Identità Elettronica e l’Identità Unica Digitale.
A questo proposito, nella nota si legge che le parti hanno concordato di “attivare un lavoro congiunto finalizzato alla definizione, entro il mese di giugno, del percorso evolutivo dell’Identità Digitale, valorizzando gli importanti risultati conseguiti dal sistema Spid e dagli attori che vi stanno partecipando, garantendo la continuità operativa per cittadini, Pubbliche Amministrazioni e imprese”.