È quasi arrivato il momento che terrorizza tutti gli studenti italiani, chi più chi meno: l’esame di maturità. Quest’anno si inizierà alle 8.30 con la prima prova scritta a cui parteciperanno 536.008 studenti.
La prima prova: i possibili argomenti
La prima prova sarà a carattere nazionale: tutti gli istituti apriranno alle 8.30 lo stesso plico contenente le tracce scelte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Gli studenti potranno scegliere tra le tracce proposte e avranno sei ore di tempo per terminare la prova.
E come da tradizione, da settimane si parla del toto-maturità. Quali saranno i possibili argomenti materia d’esame?
Moltissimi citano Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo per l’analisi del testo di prosa, mentre Ungaretti è il più gettonato per la poesia. Il 2023 è stato un anno pieno di ricorrenze, come gli 80 anni dalla fine del Fascismo in Italia e i 75 dall’entrata in vigore della Costituzione, date che potrebbero quindi essere argomento d’esame. Per l’attualità, invece, i temi papabili sono la guerra in Ucrainae l’evoluzione tecnologica epocale portata dall’Intelligenza Artificiale.
Scaramanzie e copioni
Oltre allo studio matto e disperatissimo, per citare Leopardi, molti studenti si affidano a riti scaramantici e alcuni si preparano anche a… copiare.
Secondo un sondaggio di Skuola.net, ben 3 maturandi su 10 si affidano alla religione per alleviare l’ansia, pregando, facendo fioretti o andando a messa. Oltre 1 studente su 5 sceglie riti propiziatori come indossare un accessorio portafortuna o indossare vestiti che hanno già portato buoni voti.
E non potevano mancare i copioni (anche se il 49% degli intervistati ha detto che non lo farà per scelta etica o perché ha paura delle conseguenze). Nonostante i progressi tecnologici, i cari vecchi bigliettini sono ancora i più amati da 9 studenti su 10, pronti a nasconderli in ogni luogo. Il 17% sceglie di sfruttare al massimo il dizionario scrivendo al suo interno gli appunti, mentre 3 copioni su 4 si affideranno alla tecnologia.
Tecnologia che però non è ammessa alle prove. Secondo una nota ministeriale, infatti, nei giorni delle prove scritte non si possono utilizzare “telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le calcolatrici scientifiche e/o grafiche ammesse”, comprese anche apparecchiature portatili o pc di qualsiasi genere, pena l’esclusione dalle prove.