IT-Alert, il sistema nazionale di allarme per emergenze, riprenderà i test a partire da settembre. Il sistema era già stato sperimentato dalla Protezione Civile qualche mese fa in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna.
Allerta emergenze
IT-Alert è un sistema di allerta pubblico nazionale della Protezione Civile. In caso di emergenza in una determinata area, IT-Alert invia un messaggio di allarme a tutti i cellulari collegati alle celle telefoniche selezionate. Gli SMS ricevuti emettono un segnale audio che non smetterà di suonare finché l’utente non interagisce con la notifica.
A partire dal 12 settembre si svolgeranno i test in 6 diversi giorni. Le date e le regioni coinvolte nella sperimentazione, salvo variazioni, sono:
- 12 settembre: Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche
- 14 settembre: Piemonte, Puglia e Umbria
- 19 settembre: Basilicata, Lombardia e Molise
- 21 settembre: Lazio, Valle d’Aosta e Veneto
- 26 settembre: Abruzzo, Liguria e Provincia Autonoma di Trento
- 13 ottobre: Provincia Autonoma di Bolzano
Nello specifico, i cellulari coinvolti riceveranno un SMS alle ore 12 e sullo schermo comparirà il seguente messaggio (in italiano e inglese): “AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.”
Il questionario, che può essere compilato sia da chi ha ricevuto il messaggio e chi no, servirà alla Protezione Civile per capire quali sono i punti deboli del sistema.
I test scorsi
Le sperimentazioni effettuate i mesi scorsi hanno riscontrato alcuni problemi. Alcune persone che non si trovavano nelle regioni coinvolte hanno ricevuto comunque il messaggio, altri non l’hanno proprio ricevuti e altri ancora, non informati del test, si sono preoccupati dopo avere ricevuto la notifica.
“Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-Alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-Alert e dispositivi in zone interessate che potrebbero non ricevere il messaggio”, avevano spiegato gli sviluppatori.
Al termine della sperimentazione, il sistema di allerta sarà integrato come strumento per le informazioni di emergenza. Le situazioni che provocheranno l’invio degli IT-Alert sono maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcaniche (legate ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n.105 e precipitazioni intense.