C’era molta attesa per Barbie, il film diretto da Greta Gerwing, così tanta che in meno di 20 giorni dall’uscita ha incassato più di un miliardo di dollari. È la prima volta che una pellicola girata da una regista donna ottiene tali risultati.
Un successo che difficilmente si poteva immaginare tanto che è stato descritto come “un fenomeno senza precedenti e non preventivabile” , da un commentato dell’analista dei Media Paul Dergarabedian. Solo 50 film nella storia hanno raggiunto questo traguardo.
Il merito del successo, oltre alla trama e all’hype del film che si è creato intorno è senza dubbio una campagna di marketing costruita ad hoc che ha raggiunto diversi target sui vari media.
La trama del film Barbie
Ci sono voluti più di 60 anni per portare al cinema un film sulla bambola commercializzata da Mattel e creata da Barbara Millicent Roberts nel lontano 1959. Di certo, l’attesa per l’uscita e un cast stellare hanno giocato a favore del successo mondiale del film, che già dopo tre giorni dall’uscita aveva sbancano il box office del Nord America, posizionandosi come il miglior titolo del 2023.
La trama si caratterizza per la sua originalità e per la sua schiettezza di una società costruita su stereotipi e luoghi comuni. Nel fantastico mondo di Barbieland, tutte le bambola conducono una vita perfetta. Immerse tra un rosa pastello e glitter, le Barbie conducono vite piene di successi ricoprendo professioni di prestigio in una società governata al femminile. I problemi per la giovane Barbie, interpretata da Margot Robbie arrivano quando si avvicina a formulare pensieri umani che la allontano da Barbieland. Con lei, il suo compagno di avventura Ken, Ryan Gosling, il quale la accompagnerà in viaggio che darà risposte circa un’imperfezione che non si addice al fantastico mondo di Barbieland.
Oltre ai due protagonisti principali, nel cast del film troviamo Emma Mackey, America Ferrera, Will Ferrell, e Michael Cera.
Gli effetti del film
Era già nota la notizia che il mondo fosse rimasto senza rosa, prima ancora dell’uscita del film. Infatti, quando gli sceneggiatori hanno scelto la tonalità del rosa per le location del film non avevano pensato all’enorme quantitativo di vernice che gli studios necessitavano. L’effetto è stato quella di una carenza internazionale di rosa fluorescente di marca Rosco.
Ma non solo, i brand di moda hanno pensato bene di cavalcare l’onda Barbie distribuendo capsule limited edition ispirate ai capi storici della bambola della Mattel. Dai marchi di lusso al fast fashion, ora chiunque può avere un outfit da Barbie.
Il film conferma inoltre, un’assoluta verità: i tacchi a spillo sono belli ma non saranno mai comodi come un paio di sandali dal plantare anatomico. E così, la già nota Birkenstock vede aumentare i proprio incassi e le ricerche online dei proprio sandali al 110%. Il marchio di calzature tedesco si prepara così ad entrare in borsa, lanciando un’offerta da 8 milioni di dollari.
Ma non finisce qui. Avete cercato la parola “Barbie” su Google? Con stupore scoprirete che la pagina si caricherà di rosa e dei fuochi d’artificio rigorosamente con i brillantini vi daranno il benvenuto sul motore di ricerca.
Questi sono solo alcuni degli effetti che il film in sole tre settimane ha generato, ma siamo certi che siamo ancora all’inizio del fenomeno Barbie.