È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge che riguarda l’istruzione tecnica e professionale e che rivede la valutazione della condotta degli studenti, con modifiche che riguardano anche le sospensioni. Vediamo le novità nel dettaglio
Il voto in condotta
Dopo i numerosi episodi di aggressione contro i docenti e gli studenti dell’ultimo periodo, la valutazione del comportamento di tutti gli studenti torna a ricoprire un ruolo centrale. Secondo il disegno legge, ilvoto in condottadeve essere usato come uno strumento di prevenzione contro gli atti di bullismo e violenza nei confronti sia dei compagni che dei docenti.
Il voto in condotta continuerà ad essere valutato in decimi ed arriverà anche alle scuole medie. Se uno studente riceve un voto inferiore al 6 in condotta sarà automaticamente bocciato o, se è all’ultimo anno, non sarà ammesso all’esame di maturità. Chi prende la sufficienza sarà rimandato a settembre e dovrà scrivere un elaborato critico in materia di Educazione civica o, se è al quinto anno, dovrà svolgerlo durante l’esame di maturità.
L’8 in condotta potrà incidere negativamente sui crediti visto che solo chi ottiene 9 o 10 potrà ricevere il massimo dei crediti scolastici che andranno a fare media nel calcolo del voto finale della maturità.
Il 5 in condotta, invece, comporta una bocciatura automatica e viene riservato non solo in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati come previsto attualmente, ma anche in presenza di comportamenti di grave natura e in casi di ripetute violazioni dei Regolamenti di Istituto.
Le sospensioni
Per quanto riguarda le sospensioni, il d.l. ha stilato nuove linee guide che le rende più severe. Per gli studenti che hanno fino a 2 giorni di sospensione dalle lezioni seguirà attività scolastiche su temi legati ai comportamenti che ha avuto e dovrà svolgere un elaborato finale.
Se la sospensione ha una durata più lunga, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza presso delle strutture convenzionate ed assicurate.
Gli istituti tecnici e professionali e i campus
Obiettivo della riforma è avviare dall’a.s. 2024/25 una sperimentazione su larga scala del modello 4+2, cioè percorsi scolastici dalla durata di 4 anni (invece degli attuali 5), più 2 anni di specializzazione presso gli Its Academy.
I percorsi di specializzazione si baseranno su una metodologia “on-the-job”: la formazione sarà fortemente di tipo pratico per rendere competitiva “la filiera dell’istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell’impresa”, ha spiegato il Ministro Valditara.
Altra novità è la creazione del “campus tecnologico-professionale”, che coinvolgerà istituti tecnici e professionali in un percorso unico integrato, con l’ingresso di docenti ed esperti dal mondo del lavoro.
Il disegno di legge ora dovrà passare al vaglio delle camere parlamentari, quindi se ne riparlerà l’anno prossimo.