Si intitola semplicemente “Beckham“, la docu-serie di Netflix dedicata al calciatore inglese. Prodotta da David e Victoria stessi e diretta dal regista premio Oscar Fisher Steven, la serie è a pochi giorni dalla sua uscita, uno dei contenuti più visti della piattaforma streaming.
Suddivisa in 4 episodi, la serie narra gli esordi del campione inglese dall’infanzia al debutto come calciatore professionista.
Prima di addentrarci sulla trama e senza anticipare troppo, è impossibile non notare fin da subito l’umanità, il garbo e l’umiltà del campione inglese. Fin dalle prime immagini vediamo l’uomo dietro al calciatore e imprenditore di successo, con le sue paure e le sue manie come la pulizia e l’ordine definito dalla moglie “maniacale”.
Beckham la trama della docu-serie
David Robert Joseph Beckham nasce a Londra nel 1975 e dimostra fin dall’infanzia di avere delle ottime doti calcistiche. Il padre fu il primo a vedere il talento del giovane David e al quale il giocatore col senno di poi, riconosce il merito di quegli allenamenti duri e mirati a far uscire le potenzialità del campione.
A soli 17 anni fu ingaggiato dal Manchester United, con il quale negli anni vinse 12 trofei: tra campionati e coppe varie. Il successo planetario arrivò alla fine degli anni ’90 quando il giocatore incontrò la sua futura moglie, Victoria Adams membro del gruppo pop inglese, Spice Girls.
La serie si concentra sulla vita di Beckham, dal successo, dalla fama internazionale pur passando attraverso vicissitudini che non hanno giocato a favore nel calciatore. A rendere il racconto ancora più interessante è l’alternanza delle interviste di chi ha preso parte alla storia di Beckham.
Tra queste voci le più presenti sono quelle della moglie Victoria e del mister Sir Alex Ferguson, le due persone che più di tutte hanno segnato la vita del campione. Ma non mancano tante altre testimonianze come quelle dei genitori e dei compagni di squadra.
Tra i quattro episodi: Il calcio (72 minuti), Rosso di rabbia (66′), Palle d’oro (70′), Mai fermarsi (77′) quello che più di tutti fa rimanere incollati allo schermo è il secondo. L’episodio rivive i Mondiali di calcio del 1998 in Francia. In quella occasione Beckham ebbe uno scontro con il giocatore argentino Diego Simeone che gli costò la squalifica dai mondiali. A seguito della partita, Beckham subì delle forti ingiurie e ogni partita fu contornata da fischi e insulti. Da calciatore più amato dell’Inghilterra divenne quello più odiato e ne conseguì un periodo di ripresa difficile e turbolento.
Beckaham, oltre il calciatore
Lo abbiamo detto subito. A colpire lo spettatore è l’umanità e il garbo con il quale Davide Beckham rivive i momenti più salienti della sua vita. Spesso lo sguardo è commosso e le parole diventano poche ma toccanti. I primi piani ci mostrano un uomo che ha vissuto un successo planetario ma che vive la quotidianità circondato dalla famiglia e dagli affetti. C’è un marito premuroso e un padre amorevole prima del personaggio delle riviste platinate, al successo e al denaro.
Quindi, non possiamo non consigliarlo, che tu sia un appassionato di calcio o non, questa docu-serie vale la pena essere vista.