Finalmente, dopo mesi di attesa, gli stipendi dei supplenti brevi saranno pagati a partire da giovedì 18 gennaio. A confermarlo è il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che qualche giorno fa ha annunciato anche la necessità di trovare una soluzione più strutturale al problema dei pagamenti dei docenti e dei collaboratori scolastici temporanei.
Stipendi in arrivo
Grazie ad un’emissione straordinaria di 300 milioni di euro, Valditara ha assicurato che gli stipendi dei supplenti brevi arriveranno dal 18 gennaio.
“Come avevamo annunciato, grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione tra il MIM e il MEF, oggi NoiPA ha avviato la procedura di emissione straordinaria rendendo così disponibile il pagamento delle supplenze brevi ancora pendenti per un volume finanziario pari a circa 300 milioni di euro”, ha dichiarato Valditara.
“L’esigibilità dei pagamenti sarà a partire dal 18 gennaio e riguarderà tutti i ratei stipendiali pregressi del 2023, compresi gli emolumenti del mese di dicembre che sono stati autorizzati dalle scuole”.
Problema strutturale
I ritardi nei pagamenti per i supplenti brevi sono un problema che va avanti da anni e, secondo Valditara, è causato da un problema strutturale “che coinvolge più istituzioni e che si ripresenta dal 2013 con ritardi anche più gravi di quelli di quest’anno”, ha affermato il ministro.
In più, secondo il ministro, il problema è aggravato dal fatto che le supplenze sono (per loro natura) imprevedibili, visto che non si può sapere prima quando i titolari dovranno essere sostituiti.
“È una situazione inaccettabile e sono ben consapevole che si tratta di un problema che crea serie difficoltà”, ha continuato Valditara, sottolineando la complessità del problema. “Se non sono stati capaci di risolverlo in 11 anni diversi governi vuol dire che è una questione molto complessa”.
Valditara ha poi dichiarato il suo impegno nel risolvere il problema. In collaborazione con il Ministero dell’Economia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito “è impegnato a elaborare una soluzione strutturale per risolvere definitivamente il problema della regolarità temporale dei pagamenti”.