IL CAFFÈ È UN ELISIR DI GIOVINEZZA

da | Mag 10, 2024 | Attualità

Preserva le cellule dall’ossidazione e combatte i radicali liberi

Dall’espresso al macchiato, nel Bel Paese il caffè ha sempre goduto dell’assenso comune, almeno fino a quando, alcuni anni fa, alcuni studi ne avevano rilevato gli effetti potenzialmente dannosi. Oggi arriva la smentita… Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology il caffè sarebbe alleato di giovinezza. I benefici sulla pelle sarebbero tali da far sì che, anche una sola tazzina giornaliera, basti a riflettersi sulla trasparenza e la luminosità dell’incarnato. Ma attenzione a non abusarne: superare le 4 dosi quotidiane comprometterebbe equilibrio nervoso e riposo notturno, effetti collaterali più che notori. Da elisir di gioventù ad antidoto alla quiete psicofisica è un attimo, soprattutto perché è facile farsi prendere la mano dalla sferzata di vitalità che un espresso è capace di infondere, e la tentazione di eccedere è sempre dietro l’angolo, fino alla dipendenza.

LA CAFFEINA E IL SUO IMPIEGO NELLA COSMESI

Dalle creme per il viso agli unguenti, sciogli-grasso e drenanti, per il corpo

Non solo sotto forma di bevanda, la miracolosa caffeina sprigiona i propri poteri anche se impiegata nella cosmesi, essa viene infatti addizionata a creme per il viso, formulazioni antiage, impacchi drenanti e unguenti anti-grasso per il corpo. Ma torniamo allo studio che ha riabilitato il classico “shottino” di espresso: la bevanda agirebbe su cromosomi e cellule preservandoli dall’ossidazione prematura, combatterebbe i radicali liberi e promuoverebbe la produzione di collagene, utile a dare sostegno ai tessuti; è infatti la graduale perdita di questa proteina strutturale a determinare il tanto paventato invecchiamento.

I BENEFICI DEL SUO AROMA SUL BENESSERE

Il profumo che esala dalla moka risveglia ricordi d’infanzia e rasserena la mente

Meritevole di menzione è anche il penetrante aroma che pervade casa ogniqualvolta mettiamo su la moka. Anche quello sarebbe in grado di influire sul benessere: un tale stimolo olfattivo, raggiunta l’amigdala (particolare agglomerato di nuclei nervosi, nel cervello, che gestisce le emozioni), desterebbe una serie di ricordi confortanti che varia di soggetto in soggetto, tuttavia riconducibile, nella maggior parte dei casi, all’infanzia, isola felice popolata da adulti che si proponevano quali unici creature autorizzate a tracannare quella che ci appariva come una pozione proibita.

CI DICEVANO DI DIFFIDARNE

Per un periodo di è ritenuto che il caffè favorisse l’insorgenza del cancro

E dire che il National Cancer Institute (Nci) aveva demonizzato la bevanda più amata di tutte, imputandole di favorire l’insorgenza del cancro; rea di tale effetto sarebbe l’acrilammide, sostanza tossica, altresì presente in cibi quali patatine fritte, generata nel corso della torrefazione ad alte temperature. Ma la diffidenza è acqua passata, e coralmente possiamo chiosare “prendete e bevetene tutti!”.

Oltre che dai poteri sulla salute, il fascino del caffè è altresì accresciuto dalla sua storia, che affonda nella notte dei tempi: benché l’origine dei miracolosi chicchi sia a tutt’oggi dibattuta, leggenda vuole che i primi a consumarli come bevanda, nel XV secolo, furono i monaci sufi dell’attuale Yemen.